
Ancora aria di tempesta per il Cup dell’ospedale dell’Aquila.
Ieri si è tenuto presso la Prefettura dell’Aquila il tentativo di conciliazione richiesto dalla Ugl con la ditta Gpi spa, a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori del Cup del San Salvatore. «I lavoratori – sottolinea il segretario provinciale Ugl L’Aquila Giuliana Vespa – sono obbligati ad andare a lavorare a proprie spese nelle sedi Asl di Avezzano, Pescina, Sulmona e Monte Velino. La nostra richiesta di far tornare i lavoratori ad operare nella sede dell’Aquila, o in alternativa, di riconoscere ai dipendenti un compenso per le spese, si è scontrata contro un muro alzato dalla Gpi, che categoricamente ha rifiutato ogni nostra proposta. Bizzarro che i lavoratori aquilani debbano recarsi fuori sede e nel frattempo la Gpi chieda ai lavoratori di Frosinone di venire a lavorare a L’Aquila, ovviamente pagando loro la trasferta perché fuori regione».
«I dipendenti aquilani – aggiunge Giuliana Vespa – per recarsi nelle sedi periferiche della Asl a proprie spese perdono circa il 40 per cento dello stipendio. La Gpi ha anche ipotizzato che potrebbe assegnare una sede periferica (Avezzano, Sulmona e così via) come sede definitiva per i lavoratori. Questo significa minacciare velatamente i dipendenti di licenziamento».
«Inoltre – sottolinea il segretario provinciale Ugl – sono tre mesi che chiediamo di scrivere chiaramente un regolamento per i dipendenti che si trovano a dover posticipare l’orario di chiusura perché quasi quotidianamente hanno, a fine turno, ancora 50/60 persone in fila. Ma, oltre il danno per gli utenti, la beffa per i lavoratori: gli straordinari non vengono pagati».
«Chiediamo l’intervento deciso della Asl per sanare immediatamente questa situazione così penalizzante per i lavoratori e per l’utenza, che attende anche 8 minuti prima di avere una risposta da parte del call center – conclude Giuliana Vespa – Tutto questo è inaccettabile e, congiuntamente ad Antonio Ginnetti della Uil che condivide in pieno la nostra posizione, saremo costretti ad indire, a breve, azioni di sciopero».
In merito alla vicenda è subito intervenuta la senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane. «Hanno ragione i lavoratori del Cup e l’iniziativa dell’Ugl appare assolutamente tempestiva – ha sottolineato la senatrice – Sostengo da tempo questa battaglia e ritengo il comportamento dell’azienda assolutamente ingiusto e inqualificabile. Una disparità di trattamento tra lavoratori non si giustifica in alcun modo e sta alla Asl
far rispettare diritti dei lavoratori. Chiedo anche alla Regione di verificare la rispondenza effettiva tra il bando e le clausole dello stesso e l’effettivo trattamento dei lavoratori e delle lavoratrici, spesso donne sole con figli a carico costrette a spostarsi a proprie spese con uno
stipendio purtroppo modesto. Non sono “bestie da soma” ma lavoratrici e lavoratori».