
Il Consiglio regionale abruzzese nella seduta di oggi ha approvato la legge “Disposizioni per il settore primario”, che introduce, tra le altre misure, il fondo di rotazione a favore dei centri di ricerca Crab, Cotir e Crivea per un importo di un milione di euro l’anno, nel periodo 2015-2017. Ogni centro potrà richiedere anticipazioni temporanee di cassa, che potranno essere utilizzate per le proprie finalità e rimborsate successivamente. Questa opportunità consentirà agli enti di «affrontare le difficoltà di liquidità in cui si trovano da tempo».
«Un atto concreto, che permetterà ai centri di ricerca Crab, Cotir e Crivea di risolvere immediatamente le difficoltà finanziarie contingenti in cui si trovano da tempo, che in alcuni casi hanno impedito anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti», ha commentato il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. «Questo intervento – ha aggiunto Di Pangrazio – che prevede uno stanziamento di un milione di euro l’anno per i prossimi 3 anni, consentirà ai centri di ricorrere ad anticipazioni di cassa temporanee per far fronte alle necessità urgenti. Il tutto nell’attesa della riorganizzazione complessiva del sistema abruzzese della ricerca, su cui la Regione sta già lavorando».
Nel dettaglio, il Consiglio ha approvato una variazione di bilancio per finanziare l’attività dei tre Centri di ricerca abruzzesi Crab, Cotir e Crivea: i tre organismi riceveranno, attraverso il fondo di rotazione, un prestito di un milione di euro per continuare l’azione di ricerca nel settore agricolo. Nella stessa variazione di bilancio sono stati destinati altri fondi per la zootecnia (500 mila euro), dei piani di sorveglianza delle aree di raccolta vongole e molluschi (50 mila euro) e per la rimozione dell’amianto dalle strutture idrauliche del Consorzio di Bonifica Centro (150 mila euro).
«Questi interventi sono finalizzati a sostenere il settore agricolo abruzzese – sostengono il consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola e l’assessore regionale Dino Pepe – e rappresentano una iniziativa concreta per sostenere il comparto, che in Abruzzo rappresenta una componente fondamentale per lo sviluppo economico del territorio. Inoltre – aggiungono i tre promotori della legge – abbiamo attivato un fondo di rotazione per continuare il risanamento dei centri di ricerca, in attesa di approvare il riordino in un unico ente, poiché i tre organismi forniscono agli imprenditori agricoli servizi essenziali per la loro attività».