Tascout, da Avezzano al Perù a caccia di giovani talenti

5 ottobre 2015 | 12:58
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Tascout, da Avezzano al Perù a caccia di giovani talenti

Un’idea che da Avezzano approda a Lima nel nome del sogno di tanti giovani talenti sportivi: il calcio. Si chiama Tascout  ed è il primo social network per ragazzi under 18 che condividono la passione per il calcio.

Si tratta, in particolare, di una piattaforma gratuita grazie alla quale i giovani calciatori possono mostrare le proprie capacità in video di un minuto, ma anche scambiarsi consigli, emozioni, valori ed entrare in contatto con altri appassionati e talent scout.

L’ultimo goal di Tascout, nato da un’idea del giovane avezzanese Claudio Del Gusto, è un accordo di collaborazione con l’Università Peruviana di Scienze Applicate di Lima volto a valorizzare anche i giovani talenti del Sud America. «Tascout consente a bambini e ragazzi di tutto il mondo di mostrare il loro talento senza barriere sociali, geografiche ed economiche e di condividere i valori positivi di questo sport come la socializzazione e uno stile di vita sano», spiegano i promotori dell’iniziativa.

La mission della piattaforma è  «dare ai giovani calciatori la possibilità di condividere e rendere social la loro crescita calcistica. Ragazzi di tutto il mondo usano Tascout per conoscersi e restare in contatto, condividendo il sogno e la possibilità di essere notati più velocemente da osservatori, procuratori e settori giovanili».

«L’idea – spiega Del Gusto – è venuta dopo aver letto la storia di Pety, il calciatore brasiliano che a soli 13 anni ha firmato un contratto con il Real Madrid grazie ai video caricati dal padre su YouTube. Abbiamo pensato a quanti ragazzi di talento ci sono e quanti vengono poi effettivamente notati e considerando YouTube una piattaforma poco verticale, abbiamo ritenuto opportuno crearne una dedicata perché pochi hanno la stessa fortuna di Pety. Così abbiamo deciso di offrire ai giovani talenti di tutto il mondo una vetrina, ma soprattutto una piattaforma online semplice e sicura dove poter vivere il calcio a 360 gradi».