Precari, De Micheli: «Proroga è possibile»

«Nel caso specifico dei precari, le norme nazionali consentono di procedere. Se questo non accade è un problema interno al Comune dell’Aquila, rispetto al quale il ministero dell’Economia, che è un’istituzione molto autorevole, non vuole essere tirato per la giacca». Così il sottosegretario all’Economia con delega alla Ricostruzione Paola De Micheli risponde nel Tgr Abruzzo di Rai 3, al sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, che in un’intervista alla stessa testata aveva svelato di aver ricevuto una email che spiegava come non ci fossero coperture economiche per i precari perché la ricostruzione volge al termine.
«Credo che le affermazioni del sindaco dell’Aquila siano gravissime e prive di fondamento – ha detto la De Micheli – perché il ministero dell’Economia è stato il più grande alleato della ricostruzione trasparente ed efficiente». Il sottosegretario ha aggiunto che «in questi anni abbiamo assistito, sostenuto e finanziato la ricostruzione, da ultimo le norme che abbiamo approvato in agosto. All’interno di queste abbiamo prorogato, fino al 31 dicembre 2017 la possibilità per il Comune dell’Aquila di confermare gli attuali precari».
Ancora prima delle dichiarazioni della De Micheli, oggi, in assemblea, i precari avevano già deciso di continuare nell’occupazione della sala riunioni in corso presso il nuovo municipio di palazzo Fibbioni. I lavoratori hanno dato mandato ai legali di Uil e Cgil di preparare le vertenze che, in caso di esito negativo delle trattative, verranno presentate.
«Le parole inequivocabili della De Micheli dimostrano che le nostre posizioni sono non da visionari ma concrete – sottolinea Rita Innocenzi della Cgil – Con questo tipo di sostegno, e volendo recuperare il malinteso creato con il governo, chiediamo alla Giunta di votare una delibera, così emergeranno anche eventuali titubanze. Il sindaco Cialente ha l’opportunità di approvarla, all’occorrenza anche a maggioranza».
Sul tema si è scatenata una guerra in seno all’amministrazione, con la Giunta che ha dato mandato ai dirigenti competenti, Ilda Coluzzi (Personale) e Fabrizio Giannangeli (Ragioneria), di predisporre una delibera da votare in Giunta ma i due funzionari hanno dato parere negativo. Questo nonostante un interpello formale rivolto al ministero del Lavoro avesse ricevuto risposta positiva perché il Jobs Act, che fissa al massimo di 36 mesi la durata di un contratto a tempo determinato, nel “cratere” è derogato dalle normative emergenziali post-sisma, la più recente il cosiddetto decreto “Enti territoriali”.
I lavoratori coinvolti fanno parte di settori-chiave dell’amministrazione come ricostruzione pubblica e privata, opere pubbliche, cultura, sociale, tributi, e 15 maestre dei nidi comunali chiusi.