
Due arresti in carcere e dieci ai domiciliari per una maxi operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pescara in merito ad una presunta mega truffa e presunta evasione. La Gdf ha ricostruito gli ultimi dieci anni di attività di un imprenditore con enormi danni all’erario.
A finire in manette nella maxi operazione su truffa ed evasione della Guardia di finanza c’è, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, anche l’imprenditore Mauro Mattucci, ritenuto dominus di un sodalizio criminale operante in Abruzzo e in diverse regioni italiane nell’edilizia e del recupero di rottami ferrosi. Le Fiamme gialle gli hanno sequestrato per equivalente circa 100 milioni di euro come profitto complessivo in danno all’erario ottenuto, secondo gli investigatori, utilizzando in modo sistematico e spregiudicato una condotta in spregio a qualsiasi regola fiscale, societaria e di mercato.
Mattucci – arrestato nell’ambito dell’operazione ‘Banco-Matt’ – deve rispondere di un numero impressionante di capi di imputazione, ben 220, ed è accusato, in violazione delle norme in materia penale e tributaria, di aver truffato l’erario per 100 milioni; sono dodici le persone indagate.
Per Mattucci e Antonio Gentile é scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere; per altre dieci persone gli arresti domiciliari.
Nell’ambito dell’operazione sono stati bloccati 284 conti correnti, 57 depositi di titoli e 3 cassette di sicurezza. Sequestrate quote di 56 società affidate in custodia giudiziale ad amministratori nominati dall’autorità giudiziaria. L’indagine é durata quasi tre anni.