Palazzo Ardinghelli ospiterà un museo d’arte contemporanea

Il Maxxi arriverà anche a L’Aquila con la sede in Palazzo Ardinghelli. Lo ha annunciato il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, a margine della presentazione della Giornata del Contemporaneo, che si svolgerà domani in tutta Italia.
Il titolare del dicastero del Collegio Romano ha spiegato: «Abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro per completare il restauro di Palazzo Ardinghelli a L’Aquila, che era già in corso grazie a un contributo della Russia. In origine questo edificio doveva diventare sede degli uffici del Mibact, ma poi abbiamo deciso di trasformarlo in un museo di arte contemporanea, la cui collezione verrà costruita attraverso delle donazioni. Siccome non è un luogo grande dovranno essere donazioni molto importanti e quindi sarà un museo più di qualità che di quantità. Stiamo ragionando per affidare la gestione al Maxxi e quindi possiamo dire – ha detto Franceschini – che ci sarà un Maxxi L’Aquila».
Per quanto riguarda i tempi, ha infine precisato Franceschini, «il restauro è quasi completato, resta soltanto da realizzare la parte museale».
MELANDRI, NOSTRE COMPETENZE PER MAXXI L’AQUILA – «Le competenze e la collezione del Maxxi sono a disposizione del nuovo progetto per L’Aquila», ha subito annunciato il presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri. «Sono lietissima – ha scritto in una nota la Melandri – che il Ministro abbia voluto dare proprio oggi, in occasione della presentazione della XI Giornata del Contemporaneo Amaci, l’importante annuncio di Maxxi L’Aquila. Condividiamo pienamente l’intuizione del ministro che dall’arte contemporanea possa venire un contributo importante alla rinascita di questa città ferita. Per la realizzazione del progetto – ha aggiunto – abbiamo messo a disposizione le competenze e la collezione che la Fondazione Maxxi gestisce in quanto museo nazionale delle arti del XXI secolo. D’altronde non sono nuove in Europa le gemmazioni di sedi distaccate di grandi musei nazionali dedicati al contemporaneo, come la Tate di Liverpool e il Centre Pompidou di Metz. Sarà un grande onore per la Fondazione Maxxi, da pochi giorni rafforzata anche dall’ingresso di Enel, realizzare Maxxi L’Aquila: un polo di valorizzazione per l’arte contemporanea e di riscatto per quel territorio».