La Fondazione Carispaq riporta gli studenti a teatro

23 ottobre 2015 | 15:18
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La Fondazione Carispaq riporta gli studenti a teatro

di Roberta Galeotti

«Da studente ricordo che il Teatro Stabile promuoveva la cultura teatrale all’interno delle scuole con programmazioni dedicate ma soprattutto invitando gli studenti al teatro» ha spiegato il presidente Fanfani in conferenza stampa presentando l’iniziativa della Fondazione.

«Credo che la Fondazione debba dare l’opportunità concreta ai ragazzi di riavvicinarsi al mondo della cultura attraverso il teatro» ha aggiunto Fanfani. «In questo momento di grande difficoltà credo sia giusto che la fondazione dia un concreto supporto alla riaggregazione ed alla coesione sociale, di cui molti parlano, nei luoghi dove si fa cultura».

«La grande difficoltà delle istituzioni culturali – ha concluso il presidente Fanfani – va affrontata con lo sforzo di tutti, non soltanto ricorrendo alla regione Abruzzo per i fondi. Vanno individuate altre soluzioni da trovare come strade ulteriori per assicurare la continuità storica».

Erano presenti alla conferenza stampa di presentazione anche quattro dirigenti dei relativi istituti coinvolti nell’iniziativa:
Maria Chiara Marola, dell’istituto superiore D’Aosta; Roberta De Zuani, dell’istituto superiore Cotugno, la professoressa Buzzelli dell’istituto superiore Bafile e Serenella Ottaviano dell’istituto superiore Da Vinci.
«Conservo la memoria del rapporto con il teatro – ha spiegato la professoressa Marola -, di una vita vissuta da studentessa, e ricordo l’arrivo delle tessere a scuola con la gioia di poter godere di un’opportunità. La stessa opportunità che ora avranno molti dei nostri studenti con questa pregevole iniziativa».
Professoressa Buzzelli «L’istituto superiore Bafile ha cercato di instaurare nei ragazzi  la dimensione del teatro sin da subito dopo il sisma. Questa stagione teatrale è molto interessante e darà l’occasione agli studenti di ricominciare a frequentare il centro storico in alte vie oltre a quelle poche che ormai li vivono i nostri ragazzi».
La dirigente dell’istituto superiore Da Vinci Colecchi, Serenella Ottaviano, ha concluso la serie di interventi specificando che «forse poco si è fatto per i giovani di questa città, dopo il sisma, e la scelta della Fondazione di investire sui ragazzi aquilani consente di dare spazio al recupero della memoria di una tradizione che ha sempre rappresentato la possibilità di una significativa crescita culturale».
In fine in collegamento via FaceTime il direttore artistico Alessandro D’Alatri del Tsa ha manifestato il suo apprezzamento per questa iniziativa che rappresenta «l’opportunità per ricostruire il tessuto sociale partendo dai ragazzi, che potranno essere gli operatori della cultura di domani».