L’Aquila Calcio, Mancini: “La fine di un incubo”

di Claudia Giannone
Una vittoria che fa finire un incubo, come affermato dal vice presidente Mancini, ma non si placano gli screzi con la curva. Perrone: “Vietato commettere ingenuità”.
Massimo Mancini, vice presidente dell’Aquila, al termine del match vinto contro la Carrarese: si torna a gioire, in casa aquilana, ma solo per quanto riguarda il risultato sul campo. Giunte durante l’intervallo, infatti, dure affermazioni da parte del vice presidente, che ha commentato, forse a caldo, di non voler andare oltre il mese di dicembre all’interno della società. È di questo, in particolare, che Mancini parla nel corso della sua intervista post gara, con particolare riferimento ad uno striscione ai suoi danni e a quelli di Corrado Chiodi, fatto rimuovere perché ritenuto offensivo.
“Tre punti fondamentali, è finito un incubo: purtroppo tanta sfortuna ci ha condizionato, ma noi ci abbiamo sempre creduto. I risultati sono venuti per quello che doveva essere. L’ambiente c’è sempre stato: c’è stata un po’ di contestazione che non riusciamo a comprendere. È anche molto demotivante per tutti coloro che lavorano in questa azienda”.
“Noi abbiamo fatto i fatti – ha proseguito – dobbiamo pensare a mantenere la categoria. I tifosi della tribuna non ci contestano: abbiamo diversi tipi di tifosi, quelli che ci apprezzano e quelli che cercano di distruggere ciò che c’è di buono in questa comunicazione. Oggi abbiamo vinto, nonostante tutti questi fattori. Siamo tutti offesi dalla contestazione e dallo striscione: non è una bella risposta per ciò che stiamo facendo. Se i tifosi hanno un’alternativa, li preghiamo di portarcela”.
Giungono le parole del tecnico rossoblù Carlo Perrone, che finalmente può tornare a festeggiare per una vittoria con la sua squadra.
“In una partita fondamentale come questa, non possiamo commettere ingenuità: abbiamo segnato un goal importante, ma abbiamo permesso alla Carrarese di recuperare subito. Siamo stati bravi, nella ripresa, a trovare di nuovo il goal del vantaggio: lì abbiamo cambiato strategia e abbiamo optato per una partita più difensiva”.
“Se andiamo a conteggiare – ha affermato – gli episodi non sono andati a nostro sfavore. Riguardo al goal di Infantino, la difesa era troppo bassa: non abbiamo cercato di ostacolarlo e i giocatori non hanno saputo interpretare la situazione. È sbagliato prendere goal in partite così importanti”.