Tancredi: ‘Il mio lavoro lo facevano in tanti’

26 ottobre 2015 | 21:27
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Tancredi: ‘Il mio lavoro lo facevano in tanti’

Parla solo attraverso il suo avvocato Pierluigi Tancredi, ma in privato risponde all’editoriale di Josafat Capulli pubblicato questo pomeriggio dal Capoluogo intitolato Gli strani pizzini vocali di Tancredi.

«In questa Città il lavoro che facevo io lo facevano in tanti» scrive Pierluigi Tancredi a Capulli e aggiunge «anche da location più visibili, molto più visibili e con vicinanze alle stanze dei bottoni che io avrei potuto avere solo se fossi rimasto Consigliere comunale» queste parole pesano come un macigno.

«Se ci rifletti un po’ capisci cosa intendo e forse anche a chi mi riferisco»

«Io sono stato un diverso. Mi sono dimesso e ho aperto una partita Iva». Questo il senso della difesa a se stesso che fa Pierluigi Tancredi, dimessosi da Consigliere comunale per intraprendere l’attività con Partita Iva di intermediario di aziende della ricostruzione.

————— La lettera che Giosafat Capulli ha inviato alla redazione del Capoluogo ——————————

«Ci ho ripensato – ci scrive Josafat Capulli -. Volevo chiudere la pagina, quando mi è arrivato un messaggio dal mio amico Pierluigi Tancredi. Amico umanamente parlando, e sempre con il beneficio dell’innocenza, fino a prova contraria, per quel che riguarda la sua vicenda giudiziaria. Premetto di essere un garantista della prima ora e per questo motivo trascrivo testualmente quel che Pierluigi (Innocente fino a prova contraria) mi scrive.

Ecco il testo che mi ha inviato Pierluigi Tancredi.
Caro Giosafat,
ti rispondo in privato perché non ho più voglia di polemiche pubbliche. Io non ti auguro di trovarti nella mia situazione. In quei momenti la realtà si distorce e vedi tutto in altro modo e magari ti capita pure di eccedere. Però la realtà è che in questa Città il lavoro che facevo io lo facevano in tanti, anche da location più visibili, molto più visibili e con vicinanze alle stanze dei bottoni che io avrei potuto avere solo se fossi rimasto Consigliere comunale. Se ci rifletti un po’ capisci cosa intendo e forse anche a chi mi riferisco. E’ questo il mio cruccio che mi ha fatto straparlare in quei momenti. Io sono stato un diverso. Mi sono dimesso e ho aperto una partita Iva. Ho ricevuto bonifici e ho pagato le tasse. Ritieni che altri, molto più vicini al potere, abbiano fatto altrettanto? Con Stima Pierluigi
Ps.
Non sono messaggi nello stile che tu pensi, perché io non sapevo di essere ascoltato. Di Nuovo.