Mostra ‘I canti della terra’, finissage con l’Isa

Martedì 3 novembre, alle ore 18, finissage della mostra “I Canti della terra” di Sebastiano A. De Laurentiis, con il concerto dei Cameristi dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
L’esposizione, che ha inaugurato il 22 ottobre, a L’Aquila, l’attività del nuovo Polo Museale d’Abruzzo, ha esposto la collezione acquisita nel 2012 dalla direzione generale del ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo per la futura sezione di arte contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila.
Sebastiano A. De Laurentiis nasce a Roccascalegna (Chieti) nel 1938. Avvia la formazione presso l’istituto d’Arte di Pesaro. Giovanissimo apre un atelier a Pescara con Gianfranco Cianci, dove sperimenta la tecnica dello smalto su metallo. La fortunata produzione di oggetti con figure stilizzate è proposta alla mostra di artigianato moderno di New York. Trasferitosi a Roma ha l’opportunità di confrontarsi con i maggiori artisti: Franco Gentilini, Pericle Fazzini, Jannis Kounellis, Mario Schifano, Pistoletto, Tano Festa. Esordisce alla Quadriennale di Roma nel 1959-60 esponendo, nella sezione ‘giovani leve’, una scultura realizzata in ferro con 72.000 fiammiferi bruciati e svastiche racchiusi da una grata di una prigione, Le Sbarre. L’opera fa notizia ed è presentata nuovamente alla rassegna di Roma-Lazio del 1965, nell’allestimento curato da Giorgio De Marchis. Nei primi Anni Sessanta un contatto importante a Roma è con Balthus che dirigeva l’Accademia di Francia, allora fucina brulicante di stimolanti personalità quali Fellini e Guttuso. In questo periodo arrivano i primi riconoscimenti ufficiali. Nel 1967 vince il premio Modigliani con l’opera Oggetto n. 1 e il premio Termoli nel 1969. Numerose le partecipazioni a mostre collettive: Praga, Berlino, Monaco, Berlino oltre a personali. Negli anni Novanta torna a Roccascalegna promuovendo il progetto Arte Natura con installazioni che riportano in primo piano l’amore per la terra e i suoi elementi, con lavori realizzati negli straordinari scenari della Maiella il cui dialogo interiore ha prodotto “I canti della terra” .
In occasione del finissage l’entrata al concerto sarà libera fina ad esaurimento posti.
Programma
I Cameristi dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese
Marcello Bufalini, direttore
Piotr I. Čajkovskij
Elegie
per archi
Arvo Pärt
Fratres
per ottetto di fiati e percussioni*
Leóš Janáček
Suite
per archi