«Rave» di Halloween nell’Aquilano, sindaco D’Orazio: «Scenario apocalittico»

«Scenario apocalittico». Il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, fatica a trovare le parole per commentare il rocambolesco party di Halloween – il primo cittadino parla di «musica “a palla” tipica dei rave» – che, lo scorso 31 ottobre, ha lasciato allibita la popolazione del piccolo comune marsicano.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, alcune persone sarebbero entrate in un magazzino in disuso e avrebbero attaccato la musica per festeggiare la notte di Halloween. All’interno della struttura erano presenti persone provenienti da tutta Italia e oltre 200 persone sono state identificate dai carabinieri della locale stazione.
«In questi due anni e mezzo ne ho viste veramente tante – commenta il sindaco D’Orazio – ma mai mi sarei aspettato di essere svegliato di domenica alle 7 da qualcuno che, telefonandomi, mi dicesse: “Sindaco, c’è un rave party a San Benedetto, andiamo a vedere!“».
«Dopo aver capito che non si trattava di uno scherzo – aggiunge il Primo cittadino in un post sul social network Facebook – ho chiamato i vigili e carabinieri. Dopo aver ragionato un po’ sul da farsi, immediatamente ci siamo recati sul posto. Scenario apocalittico. Più di 300 persone, di cui molti strafatti, fumati e ubriachi avevano occupato uno stabile in disuso in località Abbazia. Le transenne che avevamo collocato sulla strada di accesso al capannone, per lavori di ripristino stradale di qualche giorno prima, erano state rimosse, in violazione dell’ordinanza di chiusura al traffico. All’interno del piazzale del magazzino c’erano camper, roulotte, furgoni, macchine, quasi fossimo davanti ad un supermercato. La musica “a palla” tipica dei rave e un viavai di gente che ci guardava come se gli alienati fossimo noi. Pitbull, mastini, piercing, tatuaggi, murales, bottiglie, “aromi strani” e chissà cosa altro da tutte le parti. Che fare? Tattica, logica, pazienza, coraggio, decisioni forti, fortuna, fegato, intelligenza, paura, orecchie dritte, circospezione. Cosa poteva accadere? Rimboccatici le maniche e con tanta pazienza abbiamo proceduto all’identificazione dei presenti e a prendere le targhe di tutti i veicoli e, dopo 6 lunghe ore, la situazione è stata riportata alla normalità».
«Ora – conlude il sindaco – si stanno valutando tutte le varie ipotesi di reato e a breve ci saranno i primi provvedimenti del caso. Ringrazio di cuore tutte le forze dell’ordine intervenute, i carabinieri della locale stazione di San Benedetto e di Avezzano, la Polizia ed i nostri Vigili Urbani. Insieme avete svolto un lavoro encomiabile».