Buste minatorie all’Istituto Zooprofilattico, donna aquilana presunta mittente

Prima una busta contenente polvere bianca, poi una lettera minatoria scritta a mano. I carabinieri della stazione di Teramo e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Teramo hanno identificato e denunciato il presunto autore delle lettere ricevute dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che hanno suscitato allarme e preoccupazione.
I militari hanno individuato l’ufficio postale di partenza delle due buste identificando la presunta responsabile: si tratterebbe di una donna residente in una frazione del Comune dell’Aquila, sofferente di disagio psichico. Nessun movente diretto a giustificazione del gesto.
La sostanza contenuta nella busta, di cui si attende l’esito delle analisi di laboratorio, è con ogni probabilità semplice farina di grano.
La donna deve rispondere di procurato allarme e minaccia aggravata.
La direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, nella persona del direttore amministrativo Giancarlo Cecchini, esprime «i più sinceri sentimenti di gratitudine al nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Teramo, in particolare al maggiore Riziero Asci, al maresciallo Vinci e a tutti i collaboratori dell’Arma, per la fattiva e immediata attività svolta e per la rapida risoluzione della vicenda delle lettere minatorie anonime inviate all’Izsam».