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Indagato il sindaco Cialente: “Non conosco il motivo”

27 novembre 2015 | 14:54
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Indagato il sindaco Cialente: “Non conosco il motivo”

Un messaggio di poche parole quello del sindaco Massimo Cialente sulla sua pagina Facebook. Poco prima delle 14 comunica, a mezzo social, alla città di essere oggetto di indagini preliminari.

Il sindaco scrive:

«Rendo noto che questa mattina mi è stata recapitata una richiesta di proroga di indagini preliminari su una vicenda di cui non sono a conoscenza. Ne do comunicazione, in nome della trasparenza e prima che si scateni il battage mediatico».

E’ tutto poco chiaro, soprattutto il cosa abbia dato avvio alle indagini.

Intanto avvocati segnalano alla redazione del Capoluogo che  «Stupisce l’affermazione del Sindaco Cialente laddove nel rendere pubblica l’esistenza di indagini penali a suo carico afferma: “E’ tutto poco chiaro soprattutto cosa abbia dato avvio all’indagine”. Gli dovrebbe, infatti, essere ben noto che il sistema giudiziario nel nostro Paese mette a disposione di ogni cittadino uno strumento di effettiva trasparenza che ad ognuno di noi consente di sapere nel dettaglio se il proprio nominativo è iscritto o no nel registro degli indagati, per quale reato si indaghi e, perfino, il nominativo del Pubblico Ministero procedente. È tutto previsto dall’art. 335 del codice di procedura penale. Così come, leggendo la richiesta di proroga del termine di chiusura delle indagini preliminari, il sindaco potrà leggere la notizia di reato e l’esposizione dei motivi che la giustificano, come previsto dal primo comma dell’art. 406 dello stesso codice di procedura penale. Quindi, “in nome della trasparenza”, come scrive, metta online, il sindaco Cialente, il testo notificato nelle sue mani, così il battage mediatico sarà ridotto ai minimi termini. Se non lo facesse, potrebbe mandare il messaggio che ha qualcosa da nascondere. Attendiamo tutti di leggere. Non vorremmo vedere Cialente fare la fine del Sindaco Marino».