Spugne di Konjac, detergenti ed esfollianti naturale

28 novembre 2015 | 18:55
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Spugne di Konjac, detergenti ed esfollianti naturale

Rubrica a cura di Green Actually*

Le spugne di Konjac sono spugne naturali ottenute dalla lavorazione delle fibre della radice del Konjac.
L’Amorphophallus konjac (noto comunemente come konjac, patata konjac o anche Konnyaku) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Araceae, di origine asiatica, in particolare della regione indocinese.
La pianta si sviluppa da un tubero voluminoso, dalla forma di una mela con diametro superiore 20-25 cm, e con un peso che può arrivare anche a parecchi kg. Presenta un’infiorescenza caratteristica, che compare in primavera, impiegando qualche settimana per completare lo sviluppo, e raggiungendo anche 1,5 m di altezza e oltre.
La porzione di interesse della pianta è rappresentata dalla sua radice, da cui si ricava una farina che da oltre 1500 anni viene utilizzata in Asia non solo come alimento e integratore, ma anche per alcune sue proprietà benefiche per la salute. L’uso del Konnyaku è infatti indicato per favorire la regolarità intestinale, ridurre i livelli di colesterolo, migliorare il metabolismo dei carboidrati e indurre senso di sazietà.

spugne di konjac
Le fibre del konjac sono ricche di sali minerali e vitamine (A, B1, B2, B6, B12, C, D, ed E), proprietà che le rendono non solo adatte ad essere utilizzate come alimento, ma anche eccellenti per un uso nella cura della pelle.
Queste sostanze presenti nelle fibre, insieme alla struttura delle fibre stesse e alla loro eccellente proprietà di trattenere acqua, permettono alla spugna di realizzare una pulizia profonda ma allo stesso tempo delicata della pelle, apportandovi nutrienti e levigandola in modo naturale.
Le prime spugne a base di konjac, infatti, introdotte in Giappone, furono destinate ai bambini, proprio per la loro consistenza soffice e delicata e per la loro ottima capacità detergente.
Da allora il loro impiego si è diffuso ed oggi è possibile trovare in commercio spugne a base di konjac destinate a vari utilizzi e arricchite con ulteriori sostanze naturali (per esempio argille), che le rendono adatte alle diverse esigenze.
Tutte le spugne di konjac vengono sempre prodotte a mano, a partire da una polvere ricavata dalle radici della pianta, che viene miscelata con acqua ed eventuali altri ingredienti naturali, e lavorata fino ad ottenere la spugna finale.
Da Green Actually* potete trovare le spugne di “The Konjac Sponge Company”, che sono garantite essere prive di sostanze di sintesi chimica, di coloranti, di additivi, di irritanti e di inquinanti. Vengono sottoposte a controllo di qualità per l’assenza di impurezze e di microrganismi e sono biodegradabili al 100% (al termine della loro vita possono essere gettate nell’umido o nel compost).

spugne di konjac
Le spugne di konjac non vanno mai utilizzate secche, ma sempre dopo averle completamente bagnate in acqua tiepida o calda, assicurandosi che la spugna si sia rigonfiata (a circa 1,5 volte il suo volume iniziale) e ammorbidita.
La spugna può essere utilizzata da sola, sfruttando le sue proprietà detergenti intrinseche, o anche associata ad una piccola quantità di detergente. Si consiglia di passarla sul viso seguendo dei movimenti circolari, applicando più o meno pressione a seconda delle necessità. La spugna esercita così un’azione detergente ed esfolliante, senza il rischio di uno scrub troppo forte, proprio grazie alla sua consistenza soffice. Per lo stesso motivo, la spugna può essere utilizzata anche sul contorno occhi e su aree affette da acne, ma si raccomanda, in queste zone, di effettuare un massaggio molto più delicato.
L’uso continuativo di queste spugne per la pulizia del viso permette di effettuate un’esfoliazione delicata ma costante e, col tempo, di affinare i pori e di ridurre i punti neri e le imperfezioni. Per una corretta pulizia e igiene della spugna e per prevenire la formazione di muffe, dopo ogni utilizzo questa va risciacquata più volte con acqua calda. Bisogna evitare di torcere o strizzare la spugna tra le dita, poiché queste azioni potrebbero danneggiarla e romperla. Per far uscire l’acqua in eccesso, si consiglia di pressare la spugna tra i palmi delle mani. Una volta fatto ciò, la spugna va appesa alla sua cordicella e lasciata asciugare in un luogo privo di umidità. Non lasciare la spugna esposta alla luce solare diretta.
In base all’utilizzo, la spugna va sostituita ogni 1-3 mesi.

*Redazionale

Green Actually – Piazza Mariano D’Ayala – Santa Barbara – 0862 580812