Ovindoli Mountain Festival: non solo sci sul monte Magnola

L’Ovindoli Mountain Festival spiega e spalanca le sue piste da sci ai visitatori golosi di novità, a mo’ di bandiera nazionale, intessuta, però, col ghiaccio ceruleo locale. Il centro del mondo appenninico è stato rintracciato proprio ad Ovindoli: il castello di ghiaccio di gennaio nasconde, al suo interno, il fuoco sacro della passione per l’alta montagna, da vivere tutta d’un fiato in un piroettante trick.
L’inverno non è mai stato così divertente: partirà con un’anteprima mozzafiato, trainata da veri cani da slitta e patrocinata da un grumo di associazioni sportive e madrine delle vette innevate, la seconda edizione sperimentale del Festival della Montagna appenninica, l’oramai noto ‘Ovindoli Mountain Festival’, giunto, quest’anno, alla sua seconda edizione. Nel centro congressi PalaMagnola, sabato 5 dicembre sono state sagomate sulla neve le direttive di un evento che è entrato a far parte, oramai, del DNA degli abruzzesi innamorati dell’alta quota. Escursioni in altitudine con le ciaspole, sleddog, fatbike, spleatboard, vertical winter trail e parapendio: la miccia dell’esplosione degli sport dall’anima di ghiaccio si avrà ad Ovindoli, la capitale sciistica dell’Appennino.
Il primo appuntamento è fissato per il giorno 16 e il giorno 17 gennaio, con due attività sportive travolgenti ed emozionanti, che avranno luogo nel letto verde del Parco regionale Sirente-Velino, presso i piani di Pezza. «Dopo una passata edizione entusiasmante, prima puntata ‘zero’ di un Festival che si è sempre posto l’obiettivo di mettere al centro del mondo Ovindoli città, l’Appennino in tutta la sua bellezza e l’Abruzzo nella sua interezza montana, oggi si inaugura con orgoglio una seconda edizione sicuramente ampliata. Non si tratta di una normale esperienza montana, ci tengo a dirlo, ma di una gita a 360 gradi sulla neve, con gli occhiali da sole dell’eclettismo inforcati sul naso. – così specifica Matteo Lorenzoni, giovane organizzatore del Festival 2016 della montagna – Solitamente – continua – si agganciano al concetto di sport montano solo lo sci e lo snowboard, delle discipline ritenute oramai classiche. Noi ideatori dell’Ovindoli Mountain Festival, invece, tentiamo di far conoscere ai turisti che verranno a trovarci, un mix esplosivo di attività sportive insolite, da poter effettuare sulla neve come il volo in parapendio, il telemark, tornato attualissimo più che mai, lo yoga di alta montagna e lo sci alpinismo». Lo scorso anno, sono state 15 mila le presenze registrate sulla neve di Ovindoli: dati e numeri elettrizzanti che, quindi, impreziosiscono il Festival montano, facendolo assurgere a volano per il turismo invernale locale.
Il Festival vero e proprio, però, si terrà nel penultimo week end del mese di gennaio, a partire dalla giornata del 22. Ovindoli è un borgo marsicano di 1230 abitanti, collocato fra la Marsica più antica e le meraviglie naturali del Parco regionale Sirente-Velino più elevato, realistico polmone verde d’Abruzzo. Il paese è, ad oggi, un delizioso comparto di tradizioni ancestrali e antiche costumanze locali, sconosciuto in parte, ma assai lodato da tutti gli amanti della montagna nazionali ed internazionali. «Ovindoli fa parte della fondazione della storia sciistica dell’Appennino italiano; – conferma Matteo Lorenzoni – prima località da sci in assoluto grazie alla fondazione del gruppo storico degli skiatori romani, che ha battezzato Ovindoli come deltaplano dello sport invernale già a partire dai primi anni del ‘900», afferma ancora Matteo, maestro di sci. La manifestazione è stata allestita e messa in piedi dall’Associazione Eventi Montani locale, in collaborazione con l’associazione Zerogravity di Celano, con Antartica di L’Aquila e con AbruzzoMountainswild. L’evento, inoltre, è supportato e costantemente vigilato dagli Impianti di risalita Monte Magnola, dalla Regione Abruzzo e, ovviamente, dal Comune ovindolese stesso. Affamatissima attesa, inoltre, per la concretizzazione realistica del campo base di sopravvivenza ‘Everest’, memore e ispirato al film omonimo, che ha aperto la 72esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ad Ovindoli, in seno alla manifestazione del Mountain Festival, cioè, sarà allestito fattivamente un vero e proprio campo base d’alta quota di sopravvivenza, proprio sulle piste da sci sorvegliate da Monte Magnola Impianti. Quest’anno, quindi, si realizzerà per i turisti della neve l’occasione di addentrarsi in una tangibile esperienza da sopravvissuti del ghiaccio, grazie al campo ‘Everest’, coordinato dal responsabile Giuseppe Ferella. Un giorno e una notte all’interno di un realistico igloo nevoso o in un’altrettanto scenografica truna o tana di volpe.
Ovindoli diventerà, in breve, la patria di un inverno sorprendentemente emozionante, da cavalcare su un’onda di neve imbizzarrita, ma assai originale. L’adrenalina dovrà, quindi, armarsi di snowboard ai piedi e racchette resistenti alle mani per riuscire a realizzare l’impresa del Festival della montagna, il primo ed unico evento abruzzese che trae dalle vette nostrane tutta la sua linfa e la sua musica ispiratrice. Ospite d’onore del Festival: Silvio Gnaro Mondinelli, che è, forse, ad oggi l’esempio personificato più manifesto e rappresentativo di questa seconda edizione del Festival dell’Appennino. Campione delle alte vette, attore nel sociale e custode dei segreti dell’alpinismo estremo, ha fondato nel 2000, insieme a suoi sette amici, la ONLUS ‘Amici del Monte Rosa’, con il preciso scopo di portare aiuto alle popolazioni nepalesi in difficoltà. Il lampione delle novità sciistiche non avrebbe potuto fare più luce di così; focus, inoltre, anche sulle tradizioni enogastronomiche e culinarie di un Ovindoli borgo storico e città che farà sicuramente gola agli amanti delle leggende della cucina d’alta montagna: verrà allestito, di fatti, nel magnificente centro storico cittadino un villaggio-vetrina con tutte le prelibatezze cibarie e in bottiglia della costumanza locale.
«L’Abruzzo deve puntare assolutamente sulle sue abili e maggiormente spontanee qualità – avverte il vicesindaco del Comune di Ovindoli, Marco Iacutone. – Prima fra tutte è, sicuramente, la montagna. Noi siamo un popolo d’alta quota, abituato ad avere a che fare con la neve; – spiega – tentare di trasformare questo tesoro antico ed inestimabile in un concerto di sinfonie ascoltabile e, quindi, capibile anche da chi è avvezzo ad altro, è diventato, oggi come oggi, la scommessa più bella. Ovindoli vive di turismo e il Mountain Festival a ciò dedicato ha l’ardire di trasformarsi, il prima possibile, in un evento di punta di livello nazionale: qui si vive la montagna per davvero, si carpisce, cioè, con l’anima più intima la cima innevata fatta di sport, sopravvivenza, tradizione, curiosità, natura, ed essere umano riemerso dall’urbanesimo e reinserito nel suo ambiente selvaggio tipico per eccellenza, che parla di orgoglio abruzzese».
Per saperne di più: http://www.ovindolimf.it/