Voci dal Libano: il contingente italiano illumina due villaggi del sud

Una missione lunga sei mesi, nel Libano meridionale e nella lingua di terra denominata blue line. Al confine con Israele, c’è questa piccola terra che prova a guardare a un futuro di pace. Sono 200 gli abruzzesi del Battaglione Alpini L’Aquila che operano in seno alla task force Italbatt, nell’ambito della missione Unifil.
Nei giorni scorsi, il contingente italiano, su base Brigata alpina Taurinense impegnato nella missione UNIFIL, ha portato a termine due importanti progetti a favore delle istituzioni e della popolazione locale del Libano del Sud.
I progetti hanno permesso la realizzazione di due impianti di illuminazione a pannelli fotovoltaici nelle municipalità di Dair Ntar e Kafra, allestiti con lampade a led a basso consumo.
I lampioni illumineranno tratti stradali prossimi ai villaggi senza l’ausilio della rete elettrica, che nel sud del Libano funziona solo per poche ore al giorno, e garantiranno inoltre un maggior controllo dei villaggi e delle loro periferie durante le pattuglie notturne.
Durante le cerimonie di inaugurazione, i sindaci di Dair Ntar e Kafra hanno espresso apprezzamento e gratitudine ai militari del settore ovest di UNIFIL per il lavoro appena terminato, sottolineando la proficua collaborazione tra il contingente italiano, le istituzioni e la popolazione locale.
Tali attività vengono svolte in maniera costante dai caschi blu italiani, in piena attuazione dei compiti assegnati ad UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.


Cap. Marco Di Lorenzo
Capo Cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL e Portavoce del Contingente Italiano