Regione, finalmente c’è il bilancio

Approvati il documento di programmazione economico finanziaria, la legge di stabilità e licenziato il bilancio di previsione 2016: l’attività istituzionale del Consiglio regionale abruzzese per il 2015 si è conclusa questa mattina alle 5, con il via libera definitivo al bilancio per l’anno che sta per entrare.
Non c’erano dubbi che la seduta, iniziata il 29 dicembre, potesse sforare le 24 ore: qualche dubbio, invece, di poter passare il Capodanno all’Emiciclo è sopraggiunto ieri sera quando, alle 22, si parlava di una nuova convocazione proprio per oggi. Si è deciso invece di andare ad oltranza con la discussione di centinaia di emendamenti presentati da Forza Italia che, di fatto, si è ritrovata ad essere l’unica opposizione presente in Aula, vista la diserzione dei grillini.
Un clima tesissimo, ben lontano dalla democrazia che ci si aspetterebbe da una Assise pubblica: ma via via, con il passare delle ore, la tensione si è stemperata facendo posto alla stanchezza, con maggioranza e Forza Italia che si sono in qualche modo venute incontro pur di approvare gli ultimi documenti inerenti il bilancio.
Niente tagliola ma emendamenti selezionati, sui quali i forzisti hanno incassato alcune vittorie: fra i più attivi, i consiglieri Sospiri e Febbo che hanno guidato gli interventi dell’opposizione per tutta la durata della seduta fiume.
Negli emendamenti proposti agli 11 articoli della legge di stabilità c’era di tutto: dai tribunali agli interventi infrastrutturali sul territorio e di carattere sociale, dalla promozione del turismo alla riqualificazione urbana, passando per la dialisi domiciliare, e il trasporto scolastico dei disabili Su alcuni punti, bisogna ammetterlo, la discussione ad oltranza ha portato i suoi frutti: sulla bonifica del sito della ex fornace di Montereale, per esempio, da un accordo stretto tra Iampieri (FI) e Pietrucci (PD) è scaturito l’impegno di d’Alfonso a trovare i fondi e attuarela bonifica dall’amianto entro il 2016.
Centri commerciali: l’emendamento a firma Febbo e Sospiri sulla proroga della moratoria all’apertura di centri commerciali fino al 20 maggio 2018 e’ stato approvato all’unanimità. Non potranno dunque essere aperti nuovi centri commerciali fino a metà del 2018, accogliendo le richieste provenienti dalle associazioni di categoria e da Confcommercio, su tutte.
Su altri punti, invece, lo scontro è stato forte: uno di questi è sui fondi destinati al sociale, in particolar modo alla vita indipendente e per quanto riguarda il sostegno al soccorso alpino. Gli emendamenti proposti da Forza Italia sono stati bocciati – seppure alcuni spunti siano stati ripresi e proposti in emendamenti avanzati dalla maggioranza. Per Sospiri (FI) « lo sforzo del Governo sul sociale è stato totalmente insufficiente»
Altro tema caldo: il rincaro autostradale del 4,70% che, dal primo gennaio, colpirà l’A24 e l’A25. L’opposizione ha sollecitato D’Alfonso sull’argomento, ottenendo che la Capigruppo si riunisse per parlarne: ma, posto che l’entità dell’aumento è stabilita dal governo – Toto ha tenuto a sottolinearlo – pare che nemmeno quest’anno potremo fare a meno del consueto aumento del pedaggio.
Alle imprese operanti nel settore del turismo sono stati assegnati 1,7 milioni di euro in più, coperti con le giacenze della Fira: stessa cifra destinata ad interventi sull’edilizia scolastica.
Parte del dibattito si è centrato sull’opportunità di spendere al meglio i fondi provenienti dall’Europa: per questo, è stata stabilita l’istituzione di un organismo strumentale per gli interventi europei, ritenuto dalla maggioranza uno strumento necessario per spendere al meglio e subito i fondi provenienti dall’Europa. Questo provvedimento ha però fatto discutere non poco, con l’opposizione a rimarcare come, con questa nuova istituzione si rafforzi l’accentramento dei poteri nelle mani del Presidente della Giunta D’Alfonso.
Ma di questi due giorni – quasi tre – di bilancio si continuerà a parlare ancora proprio per tutto ciò che non riguarda i conti della regione: l’occupazione dei banchi della Giunta da parte dei 5 Stelle, che sono stati poi censurati dall’Ufficio di Presidenza. Il Presidente Luciano D’Alfonso che toglie letteralmente la sedia a Sara Marcozzi durante la protesta: lei lo accuserà poi di sessismo ed il video, nemmeno a dirlo, è diventato virale.
L’abbandono dell’Aula dei Consiglieri 5 Stelle dopo non aver ricevuto i capitoli, dettagliati, del bilancio: una scusa, diranno poi in coro maggioranza e opposizione. «Vengono qui per fare le sceneggiate» il parere di Camillo D’Alessandro, esponente PD che è stato bersagliato sui social network da critiche, ingiurie e anche minacce dopo la diffusione del video del 5 Stelle Pettinari in cui si vede la mano del democratico allontanare bruscamente il telefonino col quale Pettinari lo stava riprendendo.
Ma è arrivata la fine dell’anno, tutti in vacanza: le attività riprenderanno presumibilmente nella seconda metà di gennaio con il Consiglio regionale convocato per la sessione invernale nella sede pescarese.