Studio della prostata, San Salvatore eccellenza italiana

6 gennaio 2016 | 12:18
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Studio della prostata, San Salvatore eccellenza italiana

di Giovanni Baiocchetti
Nuova tecnica diagnostica per lo studio della ghiandola prostatica in uso da circa un anno all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, uno dei tre centri italiani (insieme al Policlinico di Roma e all’IEO di Milano) in grado di eseguire la Risonanza Magnetica Multiparametrica con magnete ad altro campo per lo studio della prostata.
A spiegarci il funzionamento di questa nuova tecnica è la dottoressa Rosa Manetta, dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia, diretta dal prof. Carlo Masciocchi.

«Si tratta di una risonanza magnetica che permette sia lo studio morfologico della ghiandola prostatica che valutazioni di tipo dinamico-perfusionali, ovvero della vascolarizzazione d’organo mediante somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto, lo studio di diffusione (DWI) e lo studio metabolico (spettroscopia)».

rosita manetta
«Questa tecnica innovativa – continua la dottoressa – permette l’individuazione di foci sospetti per carcinomi; lo studio è di tipo multiplanare, eseguito nei tre piani dello spazio (assiale, coronale e sagittale) e viene effettuato mediante l’uso combinato di due bobine: una bobina endocavitaria (che viene posizionata a livello dell’ampolla rettale) e una bobina multicanale (che viene posizionata in corrispondenza dell’addome inferiore)».
«L’esame viene generalmente consigliato dopo una preliminare visita specialistica urologica nei casi di incremento dei livelli ematici di PSA o nei casi dubbi ad una ecografia transrettale o ancora nei casi di pazienti sottoposti a radioterapia o a prostatectomia radicale per la valutazione di eventuali riprese di malattia».
L’eccellenza viene premiata, perché il numero di richieste di questa prestazione sta aumentando vertiginosamente negli ultimi mesi e non solo dall’Abruzzo ma da altre regioni del Centro Italia come Marche e Lazio.