Expò: continua l’operazione riciclo dei padiglioni. Ogni città avrà un pezzo dell’esposizione

Ricordate la proposta del sindaco Massimo Cialente, al commissario dell’Expò di Milano Giuseppe Sala, di poter avere un pezzo del decumano per coprire l’area del mercato di piazza D’Armi?Da novembre è partito lo smontaggio dell’esposizione universale che ha permesso proprio in questi giorni di traslocare da Expò le panchine di legno della terrazza del Padiglione della Germania, precisamente in un parco cittadino riqualificato su un’area abbandonata a Milano, dopo la donazione 1.150 nuovi alberi alla regione Lombardia.

Nel capoluogo abruzzese, la proposta del primo cittadino aveva attirato l’attenzione di molti aquilani che si erano espressi in modo favorevole. Il decumano è stata la colonna vertebrale dell’Expò. La via principale che ha attraversato in orizzontale (da Est a Ovest) l’area della manifestazione, un passaggio pavimentato ricoperto da un particolare sistema di tende che ha fatto da riparo per i visitatori.
La volontà di Cialente è quella di farne un tetto per il mercato di piazza d’Armi contribuendo anche a riqualificare l’ingresso Ovest della città.

Sulla copertura del mercato cittadino trasferitosi da Piazza Duomo a Piazza D’Armi, nel 2012, gli ambulanti ma anche i cittadini si sono espressi più volte in questi anni.
C’era un progetto curato dall’Università dell’Aquila per coprire l’area del commercio di cui poi non si è saputo più nulla, forse anche a causa di mancanza di fondi.
Una cosa è certa, il mercato nei giorni di pioggia o neve è deserto.
Intanto il bando per accaparrarsi i materiali, gli edifici e tutto quello che si può dell’esposizione universale è ancora attivo. Altri “pezzi” sono stati messi all’asta, altri ancora tornano dritti ai paesi d’origine.
Dal 2 Novembre la sala delle feste si è trasformata in un nuovo cantiere. Su 54 Stati che hanno costruito altrettanti padiglioni, una ventina hanno già deciso di riutilizzare almeno in parte ciò che hanno creato.

Tra chi salverà gli spazi c’è la Repubblica Ceca: verrà rimontato tutto in sei mesi, compresa la piscina diventata luogo della movida sul Decumano, a Vizovice, la città dell’azienda costruttrice. E c’è l’Ungheria che farà della struttura un centro di ricerca. Il Bahrain convertirà a casa il labirinto bianco che ha custodito palme e frutteti in un giardino botanico. L’Angola ricreerà a Luanda un centro culturale. Per il Kazakistan sono aperti i negoziati per far rinascere il padiglione nel “central park” di Astana. E poi le torri della Svizzera che diventeranno orti in quattro città elvetiche, il bosco dell’Austria che sarà ripiantato sulle montagne del Tirolo.
Il Nepal vuole vendere le colonne del proprio templio, Slow Food donerà i “moduli” firmati Herzog e De Meuron per farne campi coltivati nelle scuole. E poi c’è la Thailandia: destinerà alcuni oggetti a fondazioni benefiche, templi e uffici dello Stato. Sparirà la Cina e la città dell’Oman che sembra scolpita nella roccia, ma l’esibizione interna verrà trasportata in un centro culturale a Ginevra. Sarà smantellato il gigante della Germania, che vorrebbe conservare però alcune installazioni. Con una possibilità: far volare a Shanghai, nel museo delle Esposizioni, un souvenir dei sei mesi a Milano.
Il dismantling delle strutture dei padiglioni è aggiornato giorno dopo giorno su un gruppo Facebook dedicato: Smontaggio Expò
L’avanzamento smontaggio padiglioni aggiornato al 30 Dicembre 2015:
1. ANGOLA: INIZIO SMONTAGGIO 28.12
2. ARGENTINA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
3. AUSTRIA: IN FASE DI DEMOLIZIONE
4. AZERBAIJAN: SMONTAGGIO DA INIZIARE
5. BAHREIN: RIMOSSE ALBERATURE E SMONTAGGIO DA INIZIARE
6. BELGIO: SMONTAGGIO INIZIATO
7. BIELORUSSIA: SMONTAGGIO CONCLUSO. DEMOLIZIONE FONDAZIONI
8. BRASILE: SMONTAGGIO DA INIZIARE
9. CILE: SMONTAGGIO APPENA INIZIATO
10. CINA: RIMOZIONE ALLESTIMENTI
11. CITTA’ DEL VATICANO: SMONTAGGIO DA INIZIARE
12. COLOMBIA: INIZIATA RIMOZIONE ALBERATURE
13. COREA DEL SUD: INIZIATA DEMOLIZIONE
14. ECUADOR: SMONTAGGIO DA INIZIARE
15. EMIRATI ARABI UNITI: INIZIO RIMOZIONE PANNELLATURE
16. ESTONIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
17. FRANCIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
18. GERMANIA: IN FASE DI SMONTAGGIO
19. GIAPPONE: SMONTAGGIO DA INIZIARE
20. INDONESIA: IN AVANZATA FASE DI SMONTAGGIO
21. IRAN: IN FASE DI DEMOLIZIONE
22. IRLANDA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
23. ISRAELE: SMONTATE PANNELLATURE
24. ITALIA: PADIGLIONE PERMANENTE
25. KAZAKISTAN: SMONTAGGIO DA INIZIARE
26. KUWAIT: APPENA INIZIATO SMONTAGGIO
27. LITUANIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
28. MALESIA: IN AVANZATA FASE DI DEMOLIZIONE
29. MAROCCO: SMONTAGGIO DA INIZIARE
30. MESSICO: SMONTAGGIO DA INIZIARE
31. MOLDAVIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
32. MONACO: SMONTAGGIO DA INIZIARE
33. NEPAL: SMONTAGGIO DA INIZIARE. SOTTO SEQUESTRO
34. OMAN: IN FASE DI DEMOLIZIONE
35. PAESI BASSI: SMONTAGGIO CONCLUSO
36. POLONIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
37. QATAR: SMONTAGGIO DA INIZIARE
38. REGNO UNITO: SMONTAGGIO DA INIZIARE
39. REPUBBLICA CECA: IN FASE DI SMONTAGGIO
40. ROMANIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
41. RUSSIA: IN FASE DI SMONTAGGIO
42. SLOVACCHIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
43. SLOVENIA: APPENA INIZIATO SMONTAGGIO
44. SPAGNA: SMONTAGGIO CONCLUSO
45. STATI UNITI: IN FASE DI SMONTAGGIO
46. SUDAN: SMONTAGGIO DA INIZIARE
47. SVIZZERA: IN FASE DI SMONTAGGIO
48. THAILANDIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
49. TURCHIA: SMONTAGGIO CONCLUSO ECCETTO FONDAZIONI E AREE DI SERVIZIO
50. TURKMENISTAN: SMONTAGGIO DA INIZIARE
51. UNGHERIA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
52. UNIONE EUROPEA: SMONTAGGIO DA INIZIARE
53. URUGUAY: IN FASE DI SMONTAGGIO
54. VIETNAM: SMONTAGGIO DA INIZIARE