‘Con e per Luana Ricca’: su La7 la storia della chirurga, cervello in esilio

“Penso alle mamme che per prime raccolgono le frustrazioni dei propri figli e con i papà devono ricomporre i cocci di sogni infranti. Mi rivolgo a loro, da parte dei miei genitori, perché aiutino a sensibilizzare le istituzioni a fare la loro parte. Con questo gruppo #Coneperluanaricca vogliamo fare da eco a storie di speranze tradite a cui dare una seconda occasione. Perché non c’è un’Italia migliore se i migliori se ne vanno. E se i migliori, tornando, non trovano le condizioni per eccellere.”
E’ questo il messaggio che Francesco Ricca, fratello di Luana, la chirurga suicidatasi il 29 dicembre all’Aquila, ha inteso rivolgere a chi lo stesse guardando su La7, ospite del programma L’aria che tira condotto da Myrta Merlino.

Francesco Ricca, superato il tremendo choc della notizia, ha da subito parlato a giornali e televisioni della storia della sorella, in Francia ‘primo chirurgo per i trapianti di fegato, lustro ed eccellenza della chirurgia italiana all’estero. In Italia, invece, ridotta e svilita a fare “endoscopie digestive” all’ospedale di Sulmona’.
Un cervello in esilio, Luana, come lei stessa usava definirsi: ma la sua storia, denuncia il fratello nel talk show di La7, “è passata in sordina anche all’Aquila”, nonostante il clamore suscitato sui mezzi di comunicazione locali.


Presente in studio anche l’avvocato penalista Giulia Bongiorno: ” Ho letto la lettera di Luana e ne sono rimasta colpita. Quello del chirurgo, in Italia, è un mestiere da uomini. Come anche quello dell’avvocato penalista.”
Su facebook Francesco Ricca ha creato un gruppo dal nome “Con e per LUANA RICCA” per raccogliere storie di giovani talenti che non hanno spazio in Italia e dei loro sogni infranti: “affinché la morte di Luana non risulti vana, ma serva da monito per le centinaia o migliaia di casi del genere nella sanità italiana” si legge nella descrizione del gruppo.

