Funerali di Stato, la difesa smonta le accuse contro i Taffo

Penultima udienza quella di stamattina per quanto riguarda il processo ai fratelli Taffo, coinvolti in una presunta truffa relativa ai funerali di Stato che si svolsero a pochissimi giorni dal sisma del 6 aprile 2009. Sono stati sentiti i testi della difesa Taffo, tra cui alti funzionari della Prefettura, della Protezione Civile: sul banco dei testimoni, a difesa dei Taffo, anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. “Le loro testimonianze sono state sufficienti per dimostrare la nostra tesi difensiva, tanto che abbiamo ritenuto opportuno non sentire altri testimoni” ha detto a IlCapoluogo.it l’avvocato Paolo Vecchioli. Pare infatti che i testimoni portati dall’accusa non abbiano rilasciato testimonianze significative:”hanno parlato del tempo, di che tempo faceva” ironizza l’avvocato. Prossima udienza, nella quale presumibilmente il Giudice emetterà la sentenza, è fissata per il 20 ottobre alle ore 11.
I FATTI: A circa tre anni dal terremoto scoppia lo scandalo sui funerali solenni delle 309 vittime del tragico sisma del 6 aprile 2009. La procura della repubblica dell’Aquila ha messo sotto inchiesta l’impresa Taffo Gaetano e figli snc che ha sedi all’Aquila e Roma. In questa vicenda relativa ai drammatici giorni successivi al terremoto e ai funerali solenni celebrati il 10 aprile 2009 l’accusa e’ di truffa ai danni dello Stato.
Le indagini della guardia di finanza dell’Aquila hanno accertato che l’impresa di onoranze funebri ha fatturato servizi effettuati da altre ditte alle quali si erano rivolte i parenti delle vittime: in particolare, e’ emerso che nella documentazione ci sono fatture false per la fornitura di 29 bare e 20 servizi di trasporto. L’importo della truffa e’ di circa 40 mila euro.
L’impresa Taffo ha agito dopo aver ricevuto nei drammatici e concitati momenti successivi al sisma dall’allora prefetto dell’ Aquila Franco Gabrielli l’incarico della gestione dei servizi funebri nell’ambito dei funerali solenni; i Taffo erano stati presentata come la piu’ grande della citta’. Gabrielli poi diventato capo della protezione civile nazionale era arrivato all’Aquila da poche ore.