Pezzopane: ‘Avezzano non merita l’assessore che odia le donne’

di Roberta Galeotti
«Se fosse ancora Carnevale, avrei pensato ad uno scherzo. Invece siamo in Quaresima e l’accaduto assume una gravità incredibile» commenta la senatrice Stefania Pezzopane al Capoluogo, durante una pausa del dibattito in Senato sulle unioni civili.

La senatrice si è sempre battuta per e con le donne nella sua storia politica, ma la sua guerra non si è ancora spenta e, evidentemente, sono ancora molte le battaglie da combattere contro il sessismo e la misoginia. I post condivisi su Facebook dal nuovo assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Di Fabio, «vanno oltre la libertà di opinione, sono un’offesa, un vilipendio, un oltraggio» ha commentato Stefania Pezzopane.
«Le persone che ricoprono un ruolo pubblico devono assumere un comportamento esemplare per tutti i concittadini – ha aggiunto la Pezzopane. Un retaggio così sessista non è degno di una città come Avezzano, ricca di donne forti e di valore. Tutte le donne di Avezzano che ho conosciuto sono imprenditrici, commercianti, attive nel volontariato o leader di un’azienda agricola. Donne di valore e qualità che ricoprono ruoli importanti nella società di Avezzano. Donne che non meritano questa considerazione.
La mancanza di commenti critici sotto i post dell’amministratore è sintomo di un atteggiamento compiacente e complice, un modo di fare da caserma».

«I social stanno diventando il campo in cui si esprimono le frustrazioni e le psicopatie più recondite – ha continuato la Pezzopane -. Quante volte si leggono cose assurde, scritte da persone che hai incontrato al mattino senza immaginare che vivessero la benché minima frustrazione? Il ruolo che svolge questo spazio virtuale inizia ad essere molto preoccupante. E’ un peccato che si usi questo mezzo straordinario per insultare!»
«Sono stata presidente di Provincia e se avessi avuto un assessore che si esprimeva in questi termini, lo avrei cacciato senza indugio» chiosa la senatrice.
«Non mi meravigliano questi retaggi culturali anacronistici. Nel dibattito che si sta svolgendo in aula in Senato sulle unioni civili stanno emergendo dei retaggi sulle donne e la sessualità molto significativi».

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