Mercato Piazza d’Armi: copertura o ritorno in centro?

Commercianti del mercato di Piazza d’Armi, rappresentanti delle associazioni di categoria, Sindaco e assessore comunale al commercio si sono incontrati nel pomeriggio di oggi a Palazzo Fibbioni per discutere sul futuro del mercato cittadino.
La ragione principale per cui i venditori hanno chiesto un confronto con le autorità comunali è quella di valutare un’eventuale copertura o chiusura dell’area mercato sorta dopo il terremoto in zona Piazza D’Armi. Tra gli interventi, Gianluca Onofri, commerciante aquilano, ha sottolineato come il clima dell’Aquila spesso condizioni il lavoro in quell’area: “le città europee fredde – dichiara – sono solitamente dotate di mercati al coperto; è vero che anche prima del terremoto il mercato di Piazza Duomo si faceva all’aperto, ma la posizione del nuovo mercato già di per sé ha inevitabilmente portato ad un calo della clientela, vista anche l’impossibilità di tanti cittadini, soprattutto anziani, di raggiungerlo”.
Si è parlato ovviamente anche della possibilità di coprire il piazzale con una parte del tetto del decumano dell’Expo di Milano: al momento esiste un progetto in tal senso, ma ancora nessuna decisione presa. Qualora dovesse andare in porto il dono della copertura al comune dell’Aquila, rimarrebbe comunque da capire se effettivamente un tetto del genere può resistere alla neve degli inverni abruzzesi; la copertura del decumano è infatti leggera ed è stata ideata per l’estate milanese. Ma una soluzione in tal senso si potrebbe comunque trovare, per esempio con la realizzazione di un meccanismo di riscaldamento che permetta di sciogliere la neve che si posa sul tetto.
“Un ulteriore problema nella realizzazione di una copertura – spiega il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente – può essere quello dell’impatto ambientale. A breve partiranno i lavori per la realizzazione del parco urbano e di un teatro circolare, per cui quell’area si candida ad essere il biglietto da visita della città prima di entrare in centro storico”.
“Piuttosto che una chiusura del mercato, vi invito a valutare l’ipotesi di un ritorno in Piazza Duomo nel 2017, quando l’asse centrale sarà ricostruito, gli uffici comunali saranno trasferiti nel palazzo della Standa e anche le poste saranno tornate in centro”; questa la controproposta di Cialente ai commercianti. “Quanto ai lavori per i sottoservizi, nella peggiore delle ipotesi, saranno comunque portati a termine entro l’estate del 2017.”
Il motivo della controproposta sta nel fatto che “gli eventuali lavori di copertura non potrebbero essere portati a termine prima di quattro anni”: questa la stima del sindaco sul tempo necessario a trovare fondi e al classico iter per la realizzazione di opere pubbliche. “Tra l’altro, durante lo svolgimento dei lavori, il mercato dovrebbe trasferirsi altrove, vista l’impossibilità di lavorare in presenza di un cantiere prevista dalla legge”.
L’assessore al commercio, Pierluigi Mancini, al termine di un acceso dibattito ha dato la sua disponibilità a incontrare nuovamente i commercianti per portare poi in giunta una proposta univoca sul futuro di un’istituzione secolare che è il mercato dell’Aquila.
Ma l’incontro è stato anche l’occasione per denunciare “la scarsa sorveglianza sulla morosità di alcuni commercianti che, pur avendo convenzioni, non pagano le tasse e non rispettano gli stalli di posizionamento” nelle parole del presidente della Fiva Confcommercio Alberto Capretti, che richiede anche l’attivazione di un “mercabus” che permetta di raggiungere più facilmente l’area.