Parco della memoria, il progetto: sarà su 3 livelli

Sono Manfredo Gaeta e Annalisa Di Luzio, entrambi di Chieti, i redattori del progetto vincente tra quelli presentati al concorso per la realizzazione di un parco della memoria nell’area di Piazzale Paoli a L’Aquila. Entro la fine del mese, i due giovani (l’uno ingegnere, l’altra architetto) procederanno alla stesura del progetto esecutivo e poi si andrà avanti col bando di gara.

IL PROGETTO – Piazzale Paoli sarà rialzato di circa 1,30 metri al fine di creare continuità spaziale e visiva con la Villa Comunale e di separarlo dalla vicina via Corridoni. Il progetto prevede la suddivisione dell’intera area (7800 metri quadrati) su tre livelli: scendendo da viale Crispi si accederà ad una platea introduttiva da cui sarà possibile vedere sia l’area della Villa in cui si trova il monumento ai caduti, sia quella sottostante del parco della memoria; una sorta di anello di congiunzione tra le due aree pedonali che vuole simboleggiare L’Aquila del pre-sisma.
Scendendo si arriverà nella Piazza 6 Aprile, spazio in cui la pavimentazione diventerà frammentata e gli assi ruotati, a rappresentare il momento del terremoto. Qui sorgerà anche un monumento con un podio camminabile su cui saranno adagiati pezzi di macerie.
Il terzo livello sarà quello della rinascita e del ricordo, con una grande piazza commemorativa. Al centro della piazza ci sarà una vasca d’acqua monumentale; sotto l’acqua correranno delle radici che convergeranno in un punto da cui sorgerà un obelisco che spiccherà al centro della vasca coi suoi 18 metri di altezza. La struttura si smaterializza andando verso l’alto e lascia intravedere il cielo attraverso le sue forme. In quest’area saranno poi poste le targhe coi nomi delle 309 vittime del terremoto.
A collegare queste aree su più livelli saranno delle ampie gradinate che fungeranno anche da spalti e da spazio espositivo per eventuali mostre all’aperto. Gli alberi separeranno l’intera area dalla vicina via XX Settembre.

UNA GRANDE AREA PEDONALE – Lo scorso giovedì pomeriggio la Regione Abruzzo ha presentato una proposta per la pedonalizzazione di via Jacobucci, ovvero la strada che scorre davanti al Palazzo dell’Emiciclo. I lavori di ricostruzione dell’Emiciclo, avviati a gennaio scorso, prevedono tra le altre cose l’abbattimento della recinzione, cosicché, qualora si dovesse eliminare anche la strada, si otterrebbe una grande area pedonale, dal Palazzo dell’Emiciclo fino a Piazzale Paoli, “spezzata” solo da viale Crispi.
I FINANZIAMENTI – Il costo di realizzazione del parco è di poco inferiore a 800.000 euro. Il Comune dell’Aquila aveva già stanziato lo scorso annno una somma pari a 700.000 euro a tale scopo, ai quali vanno ad aggiungersi gli 85.000 euro donati da Eataly e dal suo patron Oscar Farinetti. Il sindaco Cialente, poi, rilancia sull’idea del crowdfunding (finanziamento collettivo, una “mega colletta”) per coprire tutti i costi di realizzazione e quelli di progettazione. Il primo cittadino intende proporre una donazione libera da parte di ogni aquilano come contributo personale per la realizzazione di questo luogo significativo per la comunità intera.

LA PRESENTAZIONE – Alla presentazione del progetto, tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’università, hanno preso parte anche i familiari delle vittime del terremoto. Vincenzo Vittorini ha dichiarato che a suo avviso “L’Aquila non sta ricordando in maniera degna, dal momento che manca ancora un luogo della memoria. So benissimo – afferma – che ci vuole tempo per realizzare progetti come questo, ma fin ora non si è mai pensato alla realizzazione di uno spazio a costo zero da dedicare alla memoria delle vittime del terremoto. La proposta di dedicare un’area dell’Aquila alla realizzazione di un luogo della memoria fu presentata all’amministrazione comunale già nel 2010 da noi familiari delle vittime – conclude Vittorini – ma fu ignorata. Quando succedono eventi come questo è fondamentale creare da subito uno spazio per la commemorazione affinché non si perda la memoria“.

L’unico luogo del ricordo presente in città ad oggi è una cappella della memoria inaugurata lo scorso aprile nei locali che una volta ospitavano la libreria delle suore Paoline (accanto alla chiesa delle Anime Sante) al cui interno sono incisi, su due grandi lapidi, i nomi dei 309 morti del terremoto del 2009.
PIAZZALE PAOLI OGGI – Nei giorni scorsi abbiamo documentato la situazione della zona a quasi 7 anni dal terremoto. La struttura religiosa di San Giuseppe, storica casa di cura gestita dalle suore Zelatrici, è in fase di ricostruzione. I lavori, curati dall’impresa edile De Santis, termineranno a fine anno. Il piazzale, su cui spiccano ancora i resti dei palazzi crollati la notte del terremoto, è, al momento, utilizzato come parcheggio a servizio del centro storico e del Gran Sasso Science Institute.
