Fontana delle Rocce, un monumento all’incuria nel Parco del Sole

24 febbraio 2016 | 10:57
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Fontana delle Rocce, un monumento all’incuria nel Parco del Sole

A poco meno di quattro anni dal completamento dei lavori di restauro, è una situazione di profonda incuria quella in cui sta versando la Fontana delle Rocce.

Si tratta di una struttura situata all’interno del più conosciuto tra i polmoni verdi della città di L’Aquila – Parco del Sole – e, in dettaglio, ai margini del declivio che dovrebbe essere interessato dal progetto complessivo di restyling in gran parte centrato sulla costruzione di un grande anfiteatro la cui idea concettuale, ancora da concretizzare, è stata sviluppata dalla land artist statunitense Beverly Pepper.

Torniamo, però, sulla Fontana: a dare impulso al suo percorso di recupero era stato il club service Lions che, nell’immediato post terremoto, si era adoperato sia per reperire i fondi necessari sia per mettere a punto il piano esecutivo dei lavori, poi portati avanti dal settore Ambiente del Comune di L’Aquila.

Le opere, in concreto, avevano riguardato tre macroambiti, ossia il ripristino del sistema idrico, l’istallazione di un sistema di illuminazione e la riqualificazione della zona immediatamente circostante la fontana.

Però, dopo il taglio del nastro (datato 30 agosto 2012 alla presenza, tra gli altri, dell’allora Governatore del Distretto Lions 108A Giuseppe Rossi) la struttura, di fatto, è stata abbandonata a se stessa, come testimonia l’attuale stato dell’arte: quattro dei sei pannelli di cristallo che sormontano la Fontana delle Rocce sono venati da profonde crepe, non vi è più traccia alcuna di acqua corrente e, nell’ambito globale dell’architettura, sono gramigna ed erbacce che, in larga parte, hanno preso il sopravvento.

Un quadro che, in maniera quasi ossimorica, va a stridere con le parole incise nelle ultime due righe della targa (anch’essa in parte segnata dall’azione del tempo) apposta dai rappresentanti del Lions International all’atto della riconsegna del monumento: “con l’augurio alla città de L’Aquila di fortuna, prosperità e splendore. Sulle Ali della Rinascita”.