
E’ bello,mentre il mondo va a picco,pensare a “petaloso”.Una nuova parola inventata da un bambino e che la sua insegnante ha segnalato all’Accademia della Crusca per il suo inserimento nel vocabolario italiano. Gli auguriamo di sì. Perché sicuramente “petaloso “ porta fortuna. Non ci sono molte cose sulla faccia della terra e nel nostro paese per le quali stare allegri. E non è certo catastrofismo dire che tra qualche decennio, per i problemi climatici all’orizzonte , coltiveremo solo datteri perché quello sarà,da nord a sud, da est a ovest del pianeta terra l’unico ambiente compatibile con le trasformazioni ambientali che molti problemi ambientali di oggi irrisolti determinaranno. E non è esagerato dire che sulla faccia di questa terra il cinque per cento degli uomini possiede tutte le risorse disponibili .Che tradotto significa che chi è ricco diventerà sempre più ricco e chi è povero sempre più povero. E non è uno scandalo che Papa Francesco predichi a questo proposito come una voce nel deserto perché nessuno è profeta in patria. E venendo alla nostra infinitesima condizione, a tutti sono note le bizzarrie ( a dir poco ) del Consiglio comunale di L’Aquila : le scie chimiche di Giorgi ,i crocifissi sfrattati e riportati indietro dalla passione di Cioni ( ma ci aveva pensato già Padre Quirino a dare una casa al crocefisso sfrattato dall’aula consiliare ), i map da buttare giù ( ma che si autodistruggono da soli come certi meccanismi secondo quando dice Francesca Marchi in un puntuale post su fb o destinati a diventare pellet come dice sempre su fb Raniero Pizzi mandando così in fumo i soldi dei contribuenti )le liti sul nuovo manager della Asl…
Storie di impudicizie ma storie vere .E dunque di fronte a queste catastrofi ( catastrofi che per la nostra vita, qui ed ora ,appaiono schiaccianti, (abbiamo una sola vita e un breve lasso di tempo ma che l’evoluzione geologica ridimensiona in piccoli contesti ambientali di nicchia dinanzi all’immensità del creato ,vedasi la nuova fisica della relatività),qualcuno dirà stiamo a pensare a “petaloso “?. Ma sì, pensiamoci un attimo perché “petaloso” porta fortuna perché come scrive Paul B. Preciado, sul francese Libération, che si può leggere su http://www.internazionale.it/
Perché la maggior parte dei vocaboli che terminano in “oso” evocano sentimenti, emozioni ,azioni positive.Infatti “oso” (come dice il Battaglia ) è un suffisso presente in parecchi aggettivi derivati dal latino o formati in epoche posteriori come arioso, formoso,generoso, poderoso,i quali denotano per lo più presenza o abbondanza della qualità o della condizione espresse dal sostantivo da cui derivano come aria, fama, ecc. Qualità e condizione che subito assumono un segno positivo o negativo .Nella maggior parte dei casi positivo.Perchè “oso” fa “pensare positivo”
Ad una breve indagine ( ma tutti possiamo farla e anzi tutti sono invitati a farla proprio in riferimento al proprio sé ,alla propria quotidianità ,al proprio impegno personale, familiare ,sociale) molti vocaboli che terminano in “oso “ evocano nella nostra vita sentimenti ,emozioni azioni positive gioioso,ardimentoso, volenteroso ,grandioso. Per non dire del più bell’appellativo che si usa nelle forme parlate, leggero e altruistico “Ehi coso !!” dove coso sta per una identità concreta della persona a cui ci si rivolge ma anche astratta all’ennesima potenza perché a volte “sconosciuta” o per meglio dire “ c he crediamo di conoscere ( con le sorprese positive o negative che ne conseguono . Si può così stilare un elenco di parole in “oso “da usare come vogliamo con segno postivo e negativo e anche metà e metà. Ecco dunque alcuni esempi per il segno positivo :curioso, gioioso,ardimentoso,luminoso.
E allora di “oso” in “oso” ,buon “petaloso “ a tutti .