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Unesco, ecco perché ha vinto la pizza

5 marzo 2016 | 19:47
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Unesco, ecco perché ha vinto la pizza

“Esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto grazie anche al grande lavoro svolto dai funzionari Mibact con il Comune dell’Aquila, in particolare nella persona di Michela Santoro, nella predisposizione di un’ ineccepibile proposta di candidatura.
Seguirò personalmente insieme al Mibact ed al Governo la nostra candidatura, richiamando soprattutto l’attenzione costante dell’Ambasciatrice all’Unesco sulla stessa allo scopo di evitare possibili ulteriori distrazioni”- è quanto dichiara il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO alla presenza di tutti i Ministeri competenti di politiche unescane, in data odierna all’unanimità dei voti palesi ha deliberato di candidare per l’anno 2017 nella Lista dei Patrimoni immateriali dell’Umanità dell’UNESCO “L’Arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani”.

Il Consiglio Direttivo ha deliberato altresì, all’unanimità dei voti palesi, di trasmettere all’UNESCO anche la candidatura della “Perdonanza Celestiniana”, opportunamente rivisitata, differita nella valutazione nel Comitato Mondiale di quest’anno, con l’auspicio che possa essere presa in considerazione all’interno del numero prefissato dei siti a livello mondiale da valutare nell’anno 2017.
“Il risultato dei lavori del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO appare particolarmente importante – dichiara il Presidente della Commissione Nazionale Prof. Giovanni Puglisi – perché coglie un messaggio ed un momento importante delle politiche identitarie italiane, le quali hanno registrato con il grande evento di Expo’ 2015 una significativa presenza del nostro Paese nel sistema culturale ed economico agroalimentare a livello mondiale. La candidatura dell’Arte dei pizzaioli napoletani coglie e corona questo momento importante della tradizione culturale italiana.”
“L’auspicio, inoltre, – aggiunge il Presidente Puglisi – che possa trovare accoglimento anche la candidatura della Perdonanza Celestiniana dà speranza ad un’area culturale e geografica del nostro Paese come la città dell’Aquila meritevole di ogni incoraggiamento e sostegno.”