8 marzo

Monica: ‘Festa di cosa? Rispetto e dignità a noi stesse e al nostro corpo ogni giorno’

Monica si definisce una “Donna semplice, con sogni, ambizioni, progetti di vita ma soprattutto tanti e tanti difetti”. Una ragazza come tante altre, 29 anni, che in un momento di riflessione ha voluto condividere con noi de Il Capoluogo degli spunti preziosissimi sull’8 marzo, “come omaggio alle donne e come spinta per far si che qualcosa cambi.”

Credo all’otto marzo come un qualcosa che ha segnato la storia delle donne, credo ai sacrifici fatti da tante donne, uccise anche brutalmente, sacrifici che ci hanno portate a conquiste incredibili. Credo fortemente alle donne, ma non credo a quello che l’otto Marzo rappresenta oggi.
Tutti gli anni la stessa storia: donne che ricevono fiori, dolci, omaggi; donne che si vestono a festa ed escono in cerca di una serata alternativa, a volte anche trasgressiva e che non ha nulla a che vedere con la nascita di questo giorno, ma soprattutto che non ha nulla a che vedere con l’essere donna.
Sono una ragazza di 29 anni e mi sento donna sempre senza aspettare questo fatidico giorno, o festa, come usiamo definirla. Festa di cosa?! Ci deve essere un giorno per festeggiare l’essere donna?! Siamo donne sempre, tutti i giorni, in ogni istante. Siamo donne quando ci svegliamo senza trucco, quando passiamo una pessima nottata, quando ci asciughiamo le lacrime e sorridiamo, quando lottiamo, quando urliamo, quando amiamo, quando odiamo, quando siamo provocanti, quando siamo timide, quando siamo mamme, mogli, nonne, quando lavoriamo fuori o dentro casa, quando siamo forti, quando siamo fragili. Siamo donne in tutte le nostre peggiori e migliori sfaccettature. Siamo donne con i nostri mille difetti e con le nostre fragilità e debolezze.
Più che festeggiare con uno sparuto mazzolino di mimose o una festa piena di uomini che si spogliano per noi, solo perché pagati, la cosa opportuna da fare per commemorare l’essere donna sarebbe aprire momenti di discussione che, invece di guardare al passato, coinvolgano le giovani generazioni in un ragionamento più ampio sui ruoli di genere nel XXI secolo.
Oggi si sente sempre più parlare di donne vittime di violenza, donne vittime di anoressia, bulimia, depressione, suicidi, donne così tanto fragili da cadere quasi al punto di morire e donne invece che quel punto lo superano e non ce la fanno. Si sente sempre parlare di donne come il sesso debole, il sesso che si vende e svende per un niente, il sesso che non va rispettato e che non si fa rispettare.
Parlo da donna, da donna con delle ambizioni, dei progetti, dei sogni. Parlo da donna che, nonostante la sua giovane età, ha sofferto, ha pianto, ha urlato, è caduta, ha sbattuto porte, ha sbagliato ed ha pagato, a volte anche rischiando la vita. Parlo da donna che, per insicurezza, per fragilità e per mancanza di amor proprio è stata in bilico tra la vita e la morte cadendo nel tunnel dell’anoressia, della bulimia e della depressione. Un tunnel durato quasi tre anni, un tunnel buio, pieno di ostacoli e difficile da affrontare. Una situazione che ha messo a dura prova il mio essere donna, la mia persona. Una prova che mi rimarrà dentro a vita e che mi ha causato tanti problemi ma che mi ha insegnato l’amore per me stessa. E si, i demoni non sono sempre negativi, anzi, spesso sono loro che dobbiamo ringraziare per essere diventate ciò che siamo. Perchè è grazie a loro che ho imparato ad amarmi, ad accettarmi e ad apprezzarmi.
Oggi, purtroppo, tutto quello che manca è proprio l’Amore per se stesse. Ci sentiamo amate solo quando usciamo per fare serate trasgressive?! Ci sentiamo amate solo se qualcuno ci apprezza?! Ci sentiamo amate solo se raggiungiamo gli obiettivi prefissati?! Ci sentiamo amate solo in compagnia e non da sole?! Ci sentiamo amate solo se qualcuno ci fa i complimenti?! E no care donne! L’amore per se stesse bisogna averlo sempre! Siamo fragili, deboli, sensibili, ma abbiamo anche grinta e forza da vendere e non siamo affatto stupide. Non siamo superiori a nessuno, ma nemmeno inferiori. Sta a noi sentirci uguali. La vita non è una gara a chi è più bella, a chi arriva prima. Non necessariamente devono esserci vinti e vincitori. Possono esserci anche solo vincitori. Cerchiamo di vincere per noi stesse!
Donne, dove è l’amor proprio quando permettiamo a qualcuno di usare violenza su di noi?! Dove è quando preferiamo apparire piuttosto che essere?! Dove è quando per una delusione d’amore, dei problemi familiari o un fallimento, cadiamo in depressione e smettiamo di mangiare o ci abbuffiamo rischiando di morire?! Dove è quando vendiamo il nostro corpo per un lavoro, per un uomo, per una casa o per dei soldi?! Dove è quando curiamo solo l’aspetto esteriore ma non l’anima?! In tutto questo non c’è affatto amor proprio!
Pretendiamo che l’uomo cambi idea su di noi, pretendiamo che ci rispetti, che ci accarezzi, che ci sostenga ma dobbiamo imparare innanzitutto ad accarezzarci e sostenerci da sole. Noi non abbiamo bisogno di nessuno per vivere. Ed è proprio il bisogno dell’altro, la continua ricerca di qualcuno che ci ascolti e che ci apprezzi, il nostro continuo non sentirci abbastanza, il non sentirci all’altezza ed il nostro non piacerci che ci fa cadere, che ci fa essere vittima del sistema e degli altri. Molto spesso siamo le vittime di noi stesse. Siamo sempre disposte a fare di tutto per piacere al mondo. Disposte a sacrifici per sentirci dire: ”sei dimagrita, sei bella, sei tonica ecc…”; ma quanti sacrifici siamo disposte a fare per piacere davvero a noi stesse?! Quanto tempo dedichiamo alla nostra anima, al nostro io ed al conoscerci davvero, piuttosto che andare dall’estetista, dal parrucchiere o in palestra?!
Se davvero vogliamo rispetto, impariamo a dare rispetto e dignità a noi stesse ed al nostro corpo. Perché spesso la dignità ce la togliamo con le nostre mani. Ce la togliamo tutte le volte che cerchiamo apprezzamenti da fuori, tutte le volte che versiamo lacrime per qualcuno che non ci apprezza, tutte le volte che non ci amiamo e tutte le volte che ci vendiamo e svendiamo. Riprendiamoci quella dignità che è nostra e ci appartiene. Noi donne abbiamo dei doni meravigliosi: siamo mogli, mamme, nonne, lavoratrici, casalinghe. Possiamo mettere al mondo un altro essere umano e sentirlo crescere dentro di noi. Non è forse un dono fantastico?! Non è forse un qualcosa che già ci dovrebbe renderci fiere ed orgogliose di essere donne?! Non è forse un qualcosa che ci fa essere degli “esseri” forti?! Un dolore insopportabile che noi sopportiamo con amore, pazienza e dedizione. Ed allora perché ogni giorno ci sono sempre più donne uccise, sempre più donne violentate, sempre più donne malate, depresse ecc…?!
Come possiamo pensare che il mondo cambi idea su di noi se forse siamo proprio noi ad avere un’idea pessima di noi stesse?! Come possiamo pensare di migliorare se non siamo in grado di insegnare alle nostre figlie quanto sia importante l’essere piuttosto che l’apparire?! Dovrebbe esistere una scuola o una disciplina che insegna alle donne, sin da piccole, ad amare se stesse, a sentirsi belle, a non svestirsi per piacere, a non truccarsi eccessivamente per far colpo, a non stare continuamente sulla bilancia per un grammo in più o uno in meno. Siamo grasse, magre, alte, basse, cosa importa?! Davvero importa?! Davvero qualcuno può farci sentire inferiori, se non siamo noi a permetterlo?! Davvero valiamo meno per qualche centimetro in più o in meno?! Abbiamo un’anima nobile ed un cuore dolce. Siamo perfette nelle nostre imperfezioni. Non esiste una donna che splende di più ed una che splende di meno. Esiste semplicemente la donna che splende perché crede in se e in ciò che vale e la donna che pur di non credere in se, continua a vivere nel buio o di luce riflessa.
Sporche, spettinate e col trucco sbavato. La felicità non ha nulla a che vedere con la perfezione. La felicità è quello che abbiamo dentro. La parte migliore di noi è dentro noi stesse. Abbiamo valore da sole, senza necessariamente un uomo o qualcuno che ci da quel valore che noi non siamo in grado di darci. Siamo belle senza eccessi e senza apparenza. Dobbiamo insegnare alle nostre figlie, nipoti, amiche ecc… che l’unico valore inestimabile nella vita è amare se stessi. Solo se si ama se stessi si può amare qualcun’altro. L’amore non viene da fuori. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stessi. E’ solo così che non sarà trascinato ma trascinerà.
Citando una frase di Rita Levi Montalcini: “le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”. Ecco, impariamo a mostrare quella. Perché a mostrare il corpo e ad apparire, siamo brave tutte. Rispettiamoci ed avremo rispetto. Amiamoci e saremo amate.
Concludo con una frase meravigliosa di Niccolò Ammaniti:
“Sei bellissima. Non hai bisogno che ci sia un uomo lì a ricordartelo. Sei bellissima, da sola forse ancor di più. Sei bellissima anche se non hai un uomo che ti tolga il rossetto dalle labbra, anche se sei spettinata o struccata. Anche se vai di fretta e hai scordato qualcosa a casa.
Sei bellissima quando scendi di casa per andare a prenderti un gelato. Sei bellissima in pigiama e con i capelli scombinati, sei bellissima con gli occhi assonnati.
Sei bellissima quando hai fiumi di parole da cacciare e quando vuoi stare in silenzio. Sei bellissima quando ti emozioni per una frase, letta su un libro o su un muro.
Sei bellissima il sabato sera quando ti prepari, ti trucchi, indossi il vestito più bello che hai, spruzzi il tuo profumo preferito e poi esci anche se non hai nessuno ad aspettarti fuori dal portone, anche se non c’è nessuno a dirti che sei bellissima. Lo fai per star bene con te stessa. Ed è questa l’unica cosa che conta. Tu esci che poi farai innamorare il mondo.
Sei bellissima quando passeggi, da sola, con le cuffie nelle orecchie. E pensi. Immagini. Sogni. Ti proietti altrove. E si rispecchia tutto nei tuoi occhi. Sei bellissima e non lo sai. Sei bellissima e qualcuno in quel momento si sta innamorando di te.
Sei bellissima perché sei una grande persona, perché ami così tanto che quasi ti autodistruggi, perché ti fai in quattro per tutti anche se poi indietro non torna niente, perché, per te, l’importante è dare.
Sei bellissima perché ci credi sempre, anche quando non dovresti, e te lo si legge negli occhi. Sei bellissima, sempre!”

Noi siamo meravigliose! Rendiamo giustizia a ciò che siamo!