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FAI: le mura dell’Aquila e le ‘strade del pane’

14 marzo 2016 | 16:41
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FAI: le mura dell’Aquila e le ‘strade del pane’

Trentadue location in 14 comuni abruzzesi. Posti spesso sconosciuti o non accessibili al pubblico, ma ancora per qualche giorno. Sabato 19 e domenica 20 marzo tornano le Giornate Fai di primavera*. La maggiorparte si trovano nell’aquilano:  Vittorito, Castelvecchio Subequo, Gagliano Aterno, Barisciano, San Demetrio ne Vestini, Pescomaggiore, Ocre, Sulmona, Raiano e naturalmente L’Aquila.

L’AQUILA: 1. La cinta muraria aquilana, quasi 5 km di sviluppo lineare per un’area di circa 157 ettari, è uno dei pochi esempi di fortificazione trecentesca quasi integralmente conservata, nonostante i crolli, le demolizioni e le modifiche che si sono susseguite nel corso dei secoli. Da sempre hanno rappresentato il confine fisico tra la città e il territorio circostante e solo durante il XX secolo l’abitato si è espanso oltre i limiti delle mura. Dopo il terremoto del 2009 è stato avviato un attento lavoro di restauro, recupero e catalogazione delle pietre crollate. L’esame delle tecniche costruttive, il confronto con le piante storiche e gli antichi documenti hanno consentito di individuare conformazioni non sospette delle mura e delle porte. Liberate dalla vegetazione e ricostituite nella loro continuità fisica e visiva, le mura sono state restituite finalmente alla città, come simbolo di identità e rinascita. [Orario sabato 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 – Orario domenica 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00] [Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni®: Liceo Artistico; Liceo Musicale; Istituto IPSIASAR; Liceo Turistico] mura restaurate

2.Roio Piano: La piccola chiesa, dedicata alla martire Santa Rufina, venne eretta nel 1508 dalla potente famiglia dei Colonna, il cui stemma campeggia ancora sulla facciata della costruzione. Faceva parte della “Villa de Sancta Rofina”, piccola borgata appartenente al quarto di S. Giovanni. All’interno, dietro l’altare maggiore, spicca un pregevole affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e le Sante Rufina e Seconda. L’opera venne realizzata su commissione dei Barberini da un pittore aquilano della scuola del Perugino, nei primi anni del XVII secolo. [Orario sabato 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 Orario domenica 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00] [Visite guidate a cura dei volontari FAI]

LE STRADE DEL PANE: L’iniziativa interessante di quest’anno è dedicata all’itinerario tra i borghi per le “Strade del pane”: un percorso tra antichi forni situati nei centri storici minori, con approfondimenti dedicati alla loro storia, al contesto architettonico e paesaggistico, al valore del grano come materia prima e come elemento ricorrente nell’arte. A Pescomaggiore, borgo di antiche origini vestine prospiciente il Gran Sasso, sosta al forno pubblico, tuttora in funzione, davanti alla Prepositura di San Martino. A Picenze, situato tra il Gran Sasso e il Sirente, lungo il percorso, sosta presso il fontanile medievale di S. Martino, dominato dai ruderi di un castello turrito. A Barisciano la passeggiata ha inizio dal “Palazzo della Loggia”, antico casale rinascimentale, con soste presso le aie pubbliche dove si svolgeva la mietitura, fino alla “Piazza del Forno”, dove si osserva un’scrizione settecentesca sul suo utilizzo. A Poggio Picenze, nella bassa valle dell’Aterno, sosta al Palazzo medievale del XIII secolo in stile romanico-gotico e al il forno pubblico. A S. Demetrio ne’ Vestini, presso il forno nella frazione di San Giovanni, approfondimento sul grano Cappelli, cereale d’eccellenza prodotto attualmente nell’entroterra lucano. A Ocre, all’ombra del Castello del XII secolo e dei monasteri di Santo Spirito e di Sant’Angelo, anch’essi medievali, passeggiata fino alla riserva naturale delle doline e al forno comunale. forno picenze
FAI (Fondo Ambiente Italiano), è una fondazione senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano; la sua missione è incentrata sul promuovere una cultura delrispetto, della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. Le GFP (Giornate Fai di Primavera), che in Italia prevedono l’apertura di oltre 900 siti, si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, con il concorso di numerose Regioni Italiane. Con il Patrocinio di Rai – Segretariato Sociale. La lista di tutti i 900 luoghi aperti la potete trovare al seguente link:www.giornatefai.it