GDF: dalla ricostruzione al contrasto dell’evasione. Le attività del 2015

17 marzo 2016 | 15:34
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GDF: dalla ricostruzione al contrasto dell’evasione. Le attività del 2015

Sulla base dell’atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze ed in osservanza delle disposizioni del superiore Organo di vertice, anche nel 2015, il piano d’azione posto in essere dal Generale Aniello, Comandante delle Fiamme Gialle d’Abruzzo, è stato finalizzato ad incidere concretamente sulla diffusione dell’illegalità fiscale, finanziaria ed economica, concentrando le risorse sui fenomeni di frode e di criminalità più consistenti ed insidiose e rafforzando l’attività d’intelligence, l’analisi di rischio e la collaborazione con le Agenzie fiscali.

Il tutto, cercando sempre di contenere l’impatto dell’attività operativa sul contesto socio-economico del territorio di competenza, ancora fortemente provato dalle conseguenze della prolungata depressione economica che dalla seconda metà del 2007 attanaglia il Paese, con il fine ultimo di tutelare l’economia legale e le imprese rispettose delle regole.

La strategia operativa messa in campo nel 2015 è stata basata sulla esecuzione di articolate indagini, avviate d’iniziativa o su incarico dell’Autorità Giudiziaria, e l’attuazione di 41 piani operativi (uno in più rispetto alle altre regioni), ripartiti in quattro obiettivi affidati al Corpo dall’Autorità di Governo, dei quali tre strategici (1. lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali; 2. contrasti agli illeciti nel settore della spesa pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione; 3. contrasto alla criminalità economica e finanziaria) ed uno strutturale (concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese).

Di seguito una breve ma esaustiva panoramica dei principali risultati conseguiti nei diversi comparti della missione istituzionale dai Reparti della Guardia di Finanza d’Abruzzo nel corso del 2015.

Ricostruzione post-sisma

In Abruzzo, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione e repressione di condotte illecite legate alla ricostruzione, sia pubblica che privata, a seguito del tristemente noto evento sismico dell’aprile del 2009, tale da indurre il Generale Aniello a proporre al superiore Comando Generale del Corpo un piano operativo esclusivo per tali fenomeni, la cui completa attuazione ha consentito di conseguire rilevanti risultati in tema, per lo più, di indebite richieste e/o percezioni di contributi nazionali e comunitari, turbative ed illeceità nel campo degli appalti pubblici.

L’attività investigativa

La Guardia di Finanza è l’unico organo di polizia giudiziaria del Paese con competenze specialistiche in campo tributario.

Ciò consente, di volta in volta, di approntare strategie investigative a 360 gradi, con le quali vengono intercettate le diverse implicazioni di un illecito, così conferendo maggiore efficacia alla propria azione di prevenzione e repressione.

Nel corso del 2015 ai Reparti del Corpo abruzzesi sono pervenute dall’Autorità Giudiziaria ben n. 2.647 deleghe di indagine di cui n. 2.228 portate a conclusione.

1° Obiettivo strategico

CONTRASTO ALL’EVASIONE, ALLE FRODI FISCALI ED AL SOMMERSO

Le linee d’azione dei Reparti della Guardia di Finanza abruzzesi sono state incentrate principalmente sull’incremento della qualità dei controlli e sull’accurata selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, in modo da limitare quanto più possibile, da un lato l’impatto ispettivo sulle attività economiche e migliorarne, dall’altro, l’efficacia, indirizzando le attenzioni su quei soggetti con più elevati profili di evasione, causa di alterazione delle regole del mercato e di ingente danno per i cittadini e gli imprenditori onesti.

L’obiettivo è stato perseguito attraverso l’esecuzione di n. 18 piani operativi, sviluppati in conformità alle linee guida fissate dall’Autorità di vertice ed applicate su territorio regionale, caratterizzati dall’azione trasversale tipica del Corpo, unico organo di polizia giudiziaria del Paese con competenze specialistiche in campo tributario, ed in ragione di ciò, capace di orientare le proprie strategie investigative a 360 gradi, così potendo intercettare le diverse implicazioni illecite sottese ad una medesima condotta.

L’azione così svolta, orientata al contrasto delle frodi fiscali e dei fenomeni evasivi più aggressivi e finalizzata principalmente al ripristino delle necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini, ha consentito il recupero di risorse molto importanti per lo sviluppo del Paese e la ripresa del processo di crescita economica.

Ingenti sono stati, inoltre, i beni mobili ed immobili sequestrati agli indagati per reati tributari, ai fini della successiva confisca obbligatoria dei valori corrispondenti alle imposte evase, con lo scopo precipuo di assicurare un effettivo ristoro alle casse erariali, restituendo alla collettività quanto illecitamente sottratto.

Particolare attenzione è stata posta, altresì, nel contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare o, come meglio nota, in “nero”, fenomeno oltremodo insidioso in ragione della connessione, il più delle volte, con altre forme di illegalità quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e le frodi in danno dell’I.N.P.S., e dei danni che arreca alle aziende oneste che si trovano a dover competere con imprese “infedeli”, le quali, forti di manodopera in nero, riescono ad offrire al mercato servizi e prodotti a prezzi altamente concorrenziali, in spregio anche dei lavoratori stessi che si trovano ad essere sfruttati, senza certezze sulla stabilità del rapporto d’impiego e senza alcuna tutela dei propri elementari diritti, altrimenti garantiti, quali ad esempio il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

1° Obiettivo strategico

ANTI-CONTRABBANDO NEL SETTORE DOGANALE

E DEI PRODOTTI ENERGETICI

La Guardia di Finanza è fortemente impegnata anche nel contrasto alle frodi perpetrate nel settore delle accise, con la duplice finalità di tutelare la pretesa erariale e di preservare la correttezza del mercato.

L’accisa, un’imposta indiretta sulla produzione e sui consumi che colpisce i prodotti energetici, l’alcole etilico e le bevande alcoliche, l’energia elettrica ed i tabacchi lavorati, assicura un considerevole gettito all’Erario, anche in ragione dell’elevata incidenza fiscale.

Proprio per tale ultima peculiarità le specifiche condotte evasive nel comparto si rivelano particolarmente remunerative.

Per contrastare l’evasione nel settore, la Guardia di Finanza opera mediante controlli su strada dei generi trasportati e predisponendo specifiche attività ispettive presso gli opifici di produzione, i depositi fiscali e commerciali, nonché gli altri operatori deputati alla gestione ed all’impiego del prodotto.

In modo particolare, il Corpo esegue interventi sistematici presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, al fine di riscontrare l’effettivo quantitativo erogato dalle colonnine e la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo.

1° Obiettivo strategico

LOTTA AL GIOCO ILLEGALE

La Guardia di Finanza ricopre un importante ruolo di presidio anche nel comparto dei giochi e delle scommesse, coerentemente con le primarie missioni istituzionali, laddove si consideri che l’esercizio delle attività ludiche al di fuori del circuito legale, strettamente controllato dalle preposte Autorità, oltre ai negativi risvolti per l’ordine e la sicurezza pubblica, comporta ingenti nocumenti alle casse dell’Erario sotto forma di imposte non versate, così causando un danno all’intera collettività.

Nell’ambito del contrasto al gioco illegale sono stati effettuati molteplici controlli per constatare la regolarità del prelievo fiscale previsto in materia di giochi e scommesse, essenzialmente verificando il corretto funzionamento degli apparati del videogioco e per l’accettazione delle scommesse, a tutela, principalmente del giocatore e dei minori, oltre che degli operatori onesti, senz’altro danneggiati dalla concorrenza sleale delle offerte clandestine.

Dal 2012 la Guardia di Finanza, d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in forza di un Decreto Legge, concorre nell’attività di contrasto ai fenomeni di gioco minorile, vigilando in maniera particolare su quei punti di offerta di giochi con vincita in denaro collocati in prossimità di istituti scolastici primari e secondari, di strutture sanitarie ed ospedaliere e di luoghi di culto.


2° Obiettivo strategico

IL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA

DI SPESA PUBBLICA ED ALL’ILLEGALITA’

NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’azione dei finanzieri dei Reparti abruzzesi nel segmento della “spesa pubblica”, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorità di Governo con i processi di “spending rewiew”, è stata finalizzata, mediante l’esecuzione di n. 10 piani operativi, a garantire che le risorse pubbliche siano state effettivamente destinate al sostegno delle fasce più deboli della collettività, ed a contrastare le forme più gravi di truffa, frode e sperpero di denaro pubblico.

I Reparti hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attività produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, con contestuale verifica della genuinità della documentazione a sostegno degli stessi.

Inoltre, hanno vigilato sull’efficiente e corretta gestione della Spesa Sanitaria, anche appurando la veridicità dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati, dal momento che sono proprio tali comportamenti che generano disavanzi di gestione con conseguente peggioramento della qualità delle prestazioni assicurate ai cittadini.

Marcata anche l’azione a garanzia delle persone veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l’approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l’accesso alle cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni.

L’operato delle Fiamme Gialle ha consentito da un lato il recupero delle risorse già percepite mediante l’adozione di adeguate misure di aggressioni patrimoniali, ove possibile, e dall’altro di assicurare l’immediata cessazione di indebite erogazioni, così determinando risparmi per il futuro, a vantaggio di coloro che hanno effettivo titolo a percepirle.

Da segnalare, nel comparto, la fruttuosa collaborazione tra la Corte dei Conti ed il Corpo, unica Istituzione chiamata espressamente dalla legge a fornire contributo operativo alla magistratura contabile.

Cooperazione ulteriormente cementata con la recente Legge n. 125/2015 recante “Misure urgenti per la legalità, la trasparenza e l’accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi interessati dal sisma del 6 aprile 2009 nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali”, la quale contempla, tra l’altro, controlli specifici della Corte dei Conti anche tramite la Guardia di Finanza, sulla regolarità amministrativa e contabile dei pagamenti effettuati e sulla tracciabilità dei flussi finanziari ad essi collegati, in particolar modo nell’ambito della ricostruzione privata.

3° Obiettivo strategico

IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

L’aggressione patrimoniale alla criminalità organizzata ed alle sue proiezioni sul sistema produttivo rappresenta, unitamente alla tutela delle entrate e delle uscite, un obiettivo di primario interesse strategico per la Guardia di Finanza, unico organo di Polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario ed in grado, quindi, di colpire nella loro globalità, mettendo in atto il tipico “approccio trasversale” al servizio, tutti quei fenomeni di ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale.

La ricerca delle ricchezze illecitamente accumulate, in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, anche mediante fenomeni di usura, oltre che di riciclaggio, è stata operata mediante l’esecuzione di n. 9 piani operativi, con la duplice finalità di privare le organizzazioni criminali delle proprie fonti finanziarie e recuperare alla collettività la ricchezza mimetizzata nella società civile e nell’economia legale,  ottenuta con gravi delitti.

Gli strumenti più efficaci, in casi della specie, si sono rivelati, unitamente alle investigazioni di polizia giudiziaria,  le indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, attraverso le quali è stato possibile colpire la delinquenza nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, procedendo al sequestro di disponibilità riconducibili, oltre che ai vari soggetti responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria, anche ai loro prestanome, meglio noti come “teste di legno”.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI:

3° Obiettivo strategico

TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ E DEI CONSUMATORI

La contraffazione rappresenta uno dei crimini maggiormente dannosi per l’economia legale, in quanto integra, in un contesto unitario, una pluralità di condotte illecite, che vanno dall’evasione fiscale e contributiva, allo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare, dal riciclaggio al reimpiego di capitali illeciti; tutti fenomeni che, tra l’altro, danneggiano il mercato e sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.

Senza dimenticare i possibili rischi per la salute dei consumatori, considerato che i prodotti contraffatti sovente non rispettano le norme e gli standard di sicurezza richiesti dalle normative nazionali ed europee.

Oltre all’attuazione di n. 3 specifici piani operativi, l’attività nel comparto è stata rafforzata mediante la realizzazione, presso ogni Comando Provinciale del Corpo, di un “Dispositivo permanente per il contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale organizzato”, avente la finalità di rendere più sistematica ed organizzata l’aggressione operativa a tale illegalità, in stretto raccordo con le altre componenti istituzionali interessate.

La strategia adottata a contrasto della produzione e del commercio di prodotti falsi o non sicuri è stata improntata al presidio degli spazi doganali ed al controllo economico del territorio, unitamente a certosine investigazioni volte alla ricostruzione della “filiera del falso”, vale a dire tutti gli anelli organizzativi dei traffici illeciti di prodotti contraffatti, ed all’aggressione della stessa, mediante sequestri di macchinari, oltre che della merce illegale, per impedire la sopravvivenza stessa dell’impresa del falso.

Dal 1° gennaio del 2014 è stato reso operativo l’applicativo S.I.A.C. – Sistema Informativo Anti Contraffazione – una progettualità co-finanziata dalla Commissione Europea ed affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, a conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico settore operativo.

In concreto, trattasi di un applicativo, raggiungibile da chiunque attraverso il sito internet https://siac.gdf.it, in grado di fornire un quadro  aggiornato circa l’azione svolta dai vari Attori istituzionali che presidiano il “mercato del falso”, mettendo a disposizione dell’utenza anche indicazioni e consigli pratici per evitare di acquistare prodotti contraffatti o pericolosi.

Doveroso qui sottolineare come i dati aggregati offerti, con aggiornamento periodico, georeferenziati, possano essere di valido supporto anche per inchieste giornalistiche.


Obiettivo strutturale

CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

E CONCORSO ALLA SICUREZZA E ALL’ORDINE PUBBLICO

Degno di nota il contributo investigativo delle Fiamme Gialle abruzzesi nel contrasto dei traffici illeciti ed al mantenimento, in concorso con le altre Forze di polizia, dell’ordine e della sicurezza pubblica, a tutela della vita umana ed a garanzia di una società più sicura e vivibile sotto tutti i punti di vista.

Il Corpo della Guardia di Finanza assicura, difatti, accanto alla tradizionale lotta all’evasione fiscale, anche un’ampia azione di contrasto ad ogni tipo di traffico illecito, che siano armi piuttosto che stupefacenti o rifiuti.

Dal momento che i grandi traffici illeciti che danneggiano l’economia del Paese originano oltre mare, il Corpo ha apprestato un efficace dispositivo organizzativo che vede un costante coordinamento tra i Comandi provinciali e la Componente Aeronavale (di stanza a Pescara), così consentendo, al bisogno, una rapida e massima integrazione fra il dispositivo di vigilanza a mare e le strutture organizzative sul territorio.

Costante l’attività di controllo economico del territorio garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”.

Tale servizio è stato di recente potenziato attraverso una specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste di semplice compilazione.

Il concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico è stato assicurato da parte del Corpo principalmente attraverso l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI), anch’essi di stanza a Pescara.

I cosiddetti “Baschi Verdi” si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio.

Prezioso ed assiduo, infine, il contributo fornito dalle Fiamme Gialle impiegate nel Soccorso Alpino – in Abruzzo dislocato nelle Stazioni S.A.G.F. di L’Aquila e Roccaraso – a salvaguardia della vita umana, in concorso con gli altri Attori del dispositivo apprestato in materia (C.N.S.A.S., VV.F., Corpo Forestale dello Stato).