Picenze: ‘Le strade del pane’, percorso tra antichi forni

di Francesca Marchi
I puntellamenti, i cantieri, le case ancora diroccate del terremoto hanno lasciato spazio alle voci, alle risate dei bambini, al profumo del pane e della pizza, agli incontri, agli occhi felici, ai sorrisi e alle strette di mano, in un paese che “paese” ha smesso di essere per quasi sette anni. Siamo a Picenze, frazione di Barisciano, protagonista insieme ad altri comuni delle Giornate di Primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e precisamente del progetto “Sulle strade del pane”.
Due forni pubblici, quello di Petogna e quello di San Martino,hanno ridato vita per un giorno al rito collettivo della panificazione.
L’Associazione San Valentino Onlus ha restaurato il forno di Petogna, in disuso da anni, grazie all’intervento dell’Ads Engineering e dell’impresa Armido Frezza Costruzioni. Il forno di San Martino invece è stato appena ricostruito, ma non è ancora funzionante. Questo al centro della piazza del paese è tra i ricordi più belli di intere generazioni. “Fare il pane, la pizza, le focacce era un momento di festa” – raccontano i più anziani. “Quel profumo ancora non lo dimentico, così come le mamme e le donne che poi portavano a casa il pane appena sfornato”.
Questa mattina la signora Lisa e la signora Cesira hanno sfornato pizze classiche, al pomodoro e dolci dal vecchio forno di Petogna, mentre gli studenti della Scuola media di Barisciano hanno fattoda Giovani Ciceroni. “E’ stato un lungo lavoro. Dalle ricerche all’Archivio di Stato, agli studi e dibattiti in classe, fino alla visita sul posto” – spiegano le due insegnanti Maria Gabriella Busilacchio e Giuseppina Riocci. I ragazzi delle medie hanno realizzato un video sul pane e un volume cartaceo. “Questo ha arricchito di molto il percorso formativo dei ragazzi” – aggiungono le insegnanti.


Gli altri appuntamenti de “Le strade del pane”: A Pescomaggiore, borgo di antiche origini vestine prospiciente il Gran Sasso, sosta al forno pubblico, tuttora in funzione, davanti alla Prepositura di San Martino. A Picenze, situato tra il Gran Sasso e il Sirente, lungo il percorso, sosta presso il fontanile medievale di S. Martino, dominato dai ruderi di un castello turrito. A Barisciano la passeggiata ha inizio dal “Palazzo della Loggia”, antico casale rinascimentale, con soste presso le aie pubbliche dove si svolgeva la mietitura, fino alla “Piazza del Forno”, dove si osserva un’scrizione settecentesca sul suo utilizzo. A Poggio Picenze, nella bassa valle dell’Aterno, sosta al Palazzo medievale del XIII secolo in stile romanico-gotico e al il forno pubblico. A S. Demetrio ne’ Vestini, presso il forno nella frazione di San Giovanni, approfondimento sul grano Cappelli, cereale d’eccellenza prodotto attualmente nell’entroterra lucano. A Ocre, all’ombra del Castello del XII secolo e dei monasteri di Santo Spirito e di Sant’Angelo, anch’essi medievali, passeggiata fino alla riserva naturale delle doline e al forno comunale.