Da Bruxelles all’Aquila: il consiglio regionale si spacca sul documento di condanna

In una giornata di sconcerto e cordoglio come quella di oggi, segnata dai tragici fatti di Bruxelles, il consiglio regionale abruzzese è stato attraversato in diversi momenti dalla riflessione su quanto successo in Belgio e sulle azioni da intraprendere anche come Consiglio regionale. Dopo il minuto di silenzio iniziale, chiesto inizialmente anche per commemorare le sette giovani donne vittime dell’incidente in Spagna, il Consiglio regionale e’ stato sospeso per convocare d’urgenza la Conferenza dei Capigruppo al fine di predisporre un documento unitario di condanna degli attentati terroristici.
Ma al rientro in Aula, dopo la discussione di interrogazioni e interpellanze (fra i temi, le Rems), i toni si sono infuocati proprio sulla condivisione di questo documento. Nei progetti della Presidenza c’era l’invio al Parlamento Europeo, al Governo italiano e alle comunità abruzzesi a Toronto e in Belgio, in forma di associazioni, di un documento unitario che condannasse gli eventi di Bruxelles: ma a far scattare la bagarre è stato il Movimento Cinque Stelle che si è dissociato da questo documento, senza dare ulteriori spiegazioni sul perché, ma sottolineando di aver già scritto ed inviato un documento a firma M5S.
“Non ha senso inviare un documento di questo tipo di una Istituzione come la Regione Abruzzo con dei distinguo al suo interno. Non ha forza e non ha senso” dicono dalla maggioranza PD. Più deciso Di Nicola che, riferendosi ai Cinque Stelle, dice loro: “Siete eversivi. Ma se lo foste davvero, dovreste abbandonare quei banchi. Se fate parte dell’Istituzione dovete far sapere perché vi dissociate.”
Il Presidente Luciano D’Alfonso cerca poi di richiamare all’ordine – e al buon senso – i consiglieri, che invita ad essere generosi e convergenti: “Il documento unitario serve a richiamare l’attenzione a non abituarci” dice D’Alfonso. “L’abitudine a fatti come questi si nutre anche di discussionismo eccessivo, di cui non c’è bisogno: dobbiamo usare un linguaggio univoco”
Ma alla fine la discussione plana sulle virgole contenute nel documento: e, tristemente, il documento non vede una unanimità ma una serie di firme apposte, separatamente, dalla maggioranza e dal centro destra.
Rinviata, per l’ennesima volta, l’elezione del Garante dei Detenuti: insomma, una seduta con pochi contenuti, diciamola tutta. Ma che, in calcio d’angolo, riserva una legge senz’altro utile e importante, che passa all’unanimità.
Si tratta della “morosità incolpevole”: il provvedimento prevede una serie di azioni a sostegno di quei cittadini residenti in Abruzzo che, per motivi a loro non imputabili, non riescono più a pagare le rate del mutuo per l’acquisto della prima casa. La legge, approvata in Consiglio concederebbe, a chi ne faccia richiesta, un contributo per l’estinzione anticipata del mutuo bancario fino a 40.000 euro, somma che il cittadino potrà restituire a rate agevolate. I criteri per poter accedere a tali facilitazioni sono: un reddito non superiore ai 35 mila euro e l’immobile acquistato nel territorio abruzzese, ed effettivamente abitato dal richiedente