In missione in Grecia per aiutare i profughi

Marco Manzo e Marco Taucci sono partiti in missione umanitaria in Grecia. Il primo è direttore del quotidiano on line AbruzzoIndependent.it, il secondo un imprenditore. Il viaggio comincia alla guida di un furgone carico di aiuti da destinare al campo profughi di Idomeni, al confine con la Macedonia, “dove sono accampati in condizioni disumane e disperate oltre che indegne circa 13mila persone in fuga dalla guerra”. Riesco a rintracciare Marco Manzo e ad avere qualche dichiarazione, ci concede anche alcune foto che non hanno bisogno di commenti. “Qui è un disastro. Questa è una vergogna europea”. Già prima di arrivare a destinazione la situazione si fa dura: “Ci siamo fermati per dare qualcosa ai bambini. Andiamo avanti fino a Indomeni”. Al campo profughi la situazione non migliora, anzi. “La disorganizzazione delle ONG e’ imbarazzante. Sono inferociti, sia i siriani e che gli afgani. Mancano i volontari di buona volontà che lavorano. Il campo non è sicuro”.“Qui manca tutto e non c’è solo il campo di Idomeni, cioè una città di profughi nel nulla e dove non c’è nulla. Nemmeno l’acqua. Tutto intorno sono accampate altre migliaia di esseri umani, soprattutto bambini che solo a guardarli ti si straccia lo stomaco”. Proprio oggi due siriani si sono dati fuoco a Idomeni in segno di protesta per la chiusura della rotta balcanica. Lo riferiscono i media macedoni. ‘Siamo disposti a morire qui piuttosto che tornare indietro’ è il messaggio che hanno voluto lanciare i due migranti. Subito soccorsi, i due sono stati subito condotti in un ospedale della zona. A Idomeni sono in corso oggi varie proteste da parte delle migliaia di migranti e profughi bloccati da settimane dopo la chiusura delle frontiere lungo tutta la rotta balcanica. Intanto l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati intanto ha annunciato di aver sospeso alcune attività presso gli ‘hotpost’ per migranti e rifugiati in Grecia, poiché dopo l’accordo tra Unione Europea e Turchia, sono diventati luoghi di detenzione.