La Carovana per i diritti dei migranti all’Aquila il 6 aprile

Ci sarà anche la Carovana dei diritti dei migranti, giunta alla sua seconda edizione, alla fiaccolata in memoria delle vittime del 6 aprile.
La carovana è in giro per l’Italia per parlare di migrazioni forzate, non solo in seguito a guerre e discriminazioni, ma anche alle devastazioni dei territori e dei diritti sociali. Per questo, a Pescara il 5 aprile presso spazio Matta alle ore 17 e 30 i movimenti dell’Abruzzo incontreranno quelli presenti nella Carovana migranti del Mediterraneo, del Messico e delle Americhe per condividere esperienze positive di resistenza, di riscatto e emancipazione: nella notte, invece, la partecipazione alla fiaccolata per il 7 anniversario del terremoto a L’Aquila.
Della delegazione fanno parte l’Abruzzo Social Forum, il Coordinamento No Ombrina-Stop Devastazioni e Saccheggio, il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua, l’ Associazione Kabawil-el otro soy yo.
Nella delegazione saranno presenti tre testimoni centroamericani: Omar García, uno studente messicano sopravvissuto al massacro di Ayotzinapa, Ana Gricelides Enamorado, madre hondureña della Caravana de Madres Centroamericanas buscando a sus migrantes desaparecidos, María Guadalupe González Herrera delle Patronas di Amatlán de los Reyes, nello stato di Veracruz in Messico ). Imed Soltani, con due genitori tunisini di Terre pour tous, l’associazione che cerca in Italia, fin dal 2011, i figli desaparecidos. Una delegazione algerina composta da Koucela Zerguine e Kamel Belabed, avvocato e padre di uno degli scomparsi di Annaba.
“Accostiamo realtà apparentemente lontane. Separati da un oceano, centroamerica e mediterraneo sono invece realtà sempre più simili, con i popoli in fuga da guerre, criminalità organizzata, degrado ambientale, furto di terre e risorse.” si legge nella nota diffusa dalle associazioni.
“Le politiche governative d’oltreoceano non hanno fermato la moltitudine di persone in movimento e in Messico i migranti desaparecidos sono decine di migliaia, aumenta il numero migranti e di minori non accompagnati che spariscono o vengono respinti una volta raggiunti gli USA. A nulla è servito spostare le frontiere più a sud, militarizzare foreste e deserti, respingere le persone. L’Europa sta commettendo gli stessi errori, cieca ed impotente di fronte all’evidenza.
I nostri paesi rivivono scene terribili che riportano alla mente le immagini del “male assoluto”. Assistiamo ad una Europa che si arma di confini, di nuovi nazionalismi, egoismi, di velleità egemoniche e spinte neocoloniali. Una Europa che si sfalda con la costruzione di muri e di barriere legali, con l’utilizzo di polizie ed eserciti in guerra contro una massa crescente di esseri umani che hanno il solo torto di essere nati dalla parte sbagliata del mondo.
Ricompare nel Mediterraneo, dalle nostre coste, talvolta sul nostro territorio, una parola che pensavamo dimenticata o relegata a realtà lontane come l’America Latina: desaparecidos.
Ragazzi tunisini, algerini, di altre nazioni del medio oriente, scomparsi durante il viaggio, alcuni sicuramente dopo essere approdati sulle nostre coste. La Carovana proverà a cercarne le tracce, accompagnata da una delegazione algerino-tunisina che lavora su questa vergogna già da tempo e dai testimoni centroamericani che da 11 anni danno vita ad una Carovana che dal Centroamerica e Messico verso il confine nord cercano, a volte trovano, gli scomparsi.
Attraversando l’Italia da nord a sud incontreremo realtà di lotta e resistenza alle devastazioni ambientali; incontreremo i migranti nei campi dove sono ridotti in schiavitù e in quei luoghi dove buone pratiche li hanno trasformati in cittadini tra cittadini. Ci fermeremo dove altre madri coraggiose si battono per avere verità e giustizia per la morte prematura dei loro figli o contro le logiche di guerra capaci di provocare solo altri lutti. Faremo incontrare i testimoni italiani, centroamericani e del Mediterraneo in un’ inedita esperienza di scambio emotivo e altamente politico. La Carovana è composta unicamente da volontari in movimento. Partecipa e promuovi l’iniziativa. Costruiamo insieme le alternativa umane, sociali e politiche alle devastazioni di un sistema depredatore fondato sull’ingiustizia e lo svuotamento della democrazia e delle relazioni sociali.”
(e.f.)