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La Fanfara della Polizia porta a L’Aquila note di ricordo e speranza

6 aprile 2016 | 14:53
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La Fanfara della Polizia porta a L’Aquila note di ricordo e speranza

Note di ricordo e speranza in un Auditorium del Parco del Castello gremito in ogni ordine di posti: a suonarle, nel giorno del settimo anniversario dal terremoto, la Fanfara della Polizia di Stato che, diretta dal Maestro Secondino De Palma, ha strappato tanti e convinti applausi con una prestazione concertistica suggestiva ed emozionante.

“Quando il Ministero mi ha contattato per dare la conferma di questa manifestazione mi sono sentito onorato – ha detto De Palma a IlCapoluogo, e poi ha continuato – la nostra presenza qui, oggi, vuole essere un segno tangibile di vicinanza alla popolazione di L’Aquila e contribuire a portare un piccolo raggio di serenità in questa città che ha subito un trauma così grande”.

fanfara polizia 6 aprile 2016

Una situazione così densa di significato ha necessitato di un repertorio scelto con cura ed attenzione.

Scendendo nel dettaglio, in apertura i circa cinquanta componenti della Fanfara hanno voluto fare un omaggio alla nostra Regione eseguendo Armonie d’Abruzzo, composizione del lancianese Nicola Centofanti.

“Iniziare un concerto con una Marcia Sinfonica era un’usanza di qualche decennio fa – ha spiegato il Maestro De Palma – ma siamo voluti ritornare a questa tradizione perché L’Aquila, specialmente con esponenti bandistici, ha sempre dato tanto all’ambito della musica. Oltretutto – ha approfondito De Palma – questo brano contiene in sé una forte componente descrittiva ed evocativa, con i diversi strumenti della Fanfara che vanno a ricreare in maniera mirabile tutti i rumori ed anche i colori della natura abruzzese”.

fanfara polizia 6 aprile 2016

Dall’omaggio al territorio a quello, sentito e toccante, riservato alle 309 vittime del sisma: in loro memoria, la Fanfara ha suonato l’Adagio di Samuel Barber.

“Ho voluto fortemente inserire questo brano nella scaletta – ha affermato De Palma – in quanto il suo dispiegarsi non evoca tristezza ma, invece, esalta la meditazione interiore e l’assorta rimembranza”.

Il concerto ha poi spaziato tra composizioni classiche (l’Overture del Nabucco di Verdi), colonne sonore cinematografiche che sono diventate vere e proprie pietre miliari (Per un pugno di dollari e Giù la testa, fimate da Ennio Morricone e La vita è bella di Nicola Piovani), per poi avviarsi a conclusione dapprima con l’Ave Maria di Astor Piazzolla e poi con un medley dei Pooh (dal titolo “Forever) arrangiato proprio dal Maestro De Palma.

In definitiva, come si evince dalle parole del Questore di L’Aquila Alfonso Terribile “quello di oggi è stato un percorso musicale che, partendo dalla tragedia e dal suo ricordo, è arrivato infine a formulare una sorta di augurio affinchè la città possa rinascere più bella di come era prima”.

fanfara polizia 6 aprile 2016