L’Aquila: ‘Lutto cittadino, ma non per tutti’

Non tutta la città si è fermata, mercoledì 6 aprile, giorno del lutto cittadino. Serrande alzate, solito via vai di clienti, nessuna modifica all’orario di apertura. Non tutti sono stati chiusi come da ordinanza. “In segno di lutto e in ricordo delle vittime del sisma gli esercizi commerciali e i locali pubblici resteranno chiusi dalle 9.30 alle 11.30 del 6 aprile. Attraverso l’ordinanza il sindaco invita inoltre tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, nonché le altre pubbliche amministrazioni, a partecipare alle iniziative promosse dal Comune, nonché ad esprimere, in forme da decidersi autonomamente, la propria partecipazione in ricordo delle vittime”.
Questo recita l’ordinanza disposta dal Sindaco Massimo Cialente in occasione del settimo anniversario del terremoto.
Varie segnalazioni sono arrivate al nostro giornale. Una in particolare è quella di un dipendente di Equitalia.
“Qui c’è la sede regionale, avrebbero potuto farci chiudere almeno gli sportelli al pubblico nelle due ore indicate dall’ordinanza. Questo sarebbe stato un gesto di rispetto doveroso nei confronti della città e delle vittime”. “Tutti i bar lungo Via Strinella, compreso quello accanto alla sede, sono rimasti chiusi. Noi non abbiamo neanche le bandiere listate a lutto da esporre”.
Bar accanto alla sede Equitalia chiuso
Una considerazione che lascia riflettere e di cui si è discusso ampiamente anche sui social nella giornata di ieri. “Vedere che alcune attività commerciali non hanno abbassato le saracinesche nemmeno per due ore è una vergogna!”. “Nel privato è l’animo della persona che decide. Le attività lavorative che non si sono fermate hanno anteposto i loro interessi al lutto della città”.
fra.mar.