Crab, lavoratori senza stipendio da 5 mesi

Senza stipendio da 5 mesi, zero prospettive e uno stallo insopportabile dell’ente di ricerca.
Torniamo a parlare del Crab, il Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia che da tempo è, come vi abbiamo più volte segnalato, in crisi. Al vice presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo Giovanni Lolli è stata, da ultimo indirizzata una lettera da Augusto Di Bastiano e Mario Casale, del Centro Giuridico del Cittadino, per sottolineare la grave situazione che sta vivendo questa realtà.
“Innanzi tutto le chiediamo di intervenire per far revocare la messa in liquidazione della società che ha provocato, al di là delle intenzioni, guasti ancora più gravi impedendo alla società di lavorare e di costruire un quadro di riferimento più solido.
Inoltre urge un intervento per pagare retribuzioni arretrate di 5 mesi, carenza ancor più grave perché ci troviamo di fronte a personale maturo e con delle responsabilità familiari.” si legge nella missiva.
“Infine un intervento definitivo sull’approvazione della legge di riordino degli enti di ricerca regionali che, seppure riduttiva, apre una prospettiva di ripresa e di rilancio dell’ente.
Ci rendiamo che tutto ciò è possibile se si è convinti delle scelte, oltre tutto far trascorrere un paio di anni senza produrre un risultato importante è sicuramente non tollerabile. Soprattutto da chi, come coloro che le scrivono, hanno sempre ritenuto che fosse netta la differenza tra destra e sinistra in tutte le circostanze, specialmente in materia di sviluppo economico, di diritti e di giustizia sociale.
Facile oggi dire che “sono tutti uguali, stanno lì solo per le poltrone e per i lauti stipendi!”
Ma noi non la pensiamo così, siamo convinti che lo sviluppo del territorio passi attraverso la buona e trasparente politica, attraverso la diversità della politica di sinistra perché fondata sull’onestà, sulla competenza e sull’interesse generale.
Sappiamo che oggi è più difficile parlare in questi termini, ma non intendiamo farci travolgere dal giovanilismo incolto e superficiale che pervade il Paese, e nemmeno farci sommergere dalle chiacchiere irresolute che contraddistinguono gran parte degli esponenti regionali, come se non avessero nulla da dare per contribuire a risolvere un problema certamente difficile ma non catastrofico.
Ci domandiamo se questa classe dirigente regionale, di fronte a una catastrofe come quella dell’Aquila, avrebbe dato le risposte,che pur tra milioni di difficoltà e contraddizioni, l’intero gruppo dirigente aquilano ha saputo dare nella difesa del proprio territorio.
In conclusione la giunta regionale, per marcare una differenza di fondo con la giunta che l’ha preceduta, può considerare una priorità la soluzione da dare al CRAB, innanzi tutto per vitalizzare risorse straordinarie di cervelli oggi compressi.
E infine, una giunta regionale adeguata dovrebbe finalmente varare una legge per la ricerca e l’innovazione capace di rilanciare l’Abruzzo, renderlo competitivo con tutte le altre regioni e valorizzare le risorse presenti nella Marsica e in Abruzzo.”
(e.f.)