Verità per L’Aquila, la battaglia si allarga

di Angelo Liberatore
Approda anche sui banchi della maggioranza civica la battaglia iniziata dal consigliere di opposizione Vincenzo Vittorini (quota Appello per L’Aquila che Vogliamo) e tesa a chiedere, come recita lo striscione appeso in corrispondenza del suo scranno, “Verità per la strage di L’Aquila del 6 aprile 2009 – ore 3.32”.
A farla propria, in particolare, Enrico Perilli e Giustino Masciocco (esponenti rispettivamente di Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà).

I due consiglieri, infatti, hanno provveduto ad attaccare, nei posti loro assegnati in Assise, copie in formato ridotto dello stesso striscione esposto da Vittorini.

Quest’ultimo aveva fatto la sua prima comparsa in occasione del Consiglio Comunale convocato lo scorso 21 marzo.
“La battaglia intrapresa da Vittorini è sacrosanta e per questo la facciamo nostra – afferma Enrico Perilli, che poi continua – il Governo nazionale fa bene a chiedere giustizia per il caso Regeni ma, allo stesso modo, dovrebbe spendersi per appurare verità e responsabilità su quanto avvenne sette anni fa nel Capoluogo d’Abruzzo”