TotoSindaco? no grazie. l’Idv si tira fuori

15 aprile 2016 | 15:45
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TotoSindaco? no grazie. l’Idv si tira fuori

Trifuoggi possibile candidato a sindaco dell’Aquila? L’Italia dei Valori, nella persona del segretario Lelio de Santis, dice no al Totosindaco che impazza nelle ultime settimane.

“I quest’anno che ci separa dalle importanti elezioni comunali bisognerebbe concentrarsi tutti, maggioranza ed opposizione, sulle emergenze e sui problemi più seri che riguardano la vita dei cittadini.” dice in una nota De Santis.
“Ripeto quello che dissi nella conferenza stampa del 3 novembre 2015, presa a pretesto dal Sindaco,
e cioè che, prima di intraprendere la gara sul Totosindaco, bisognava accelerare la soluzione dei tanti problemi appesi al palo e dare concretezza alle tante opere pubbliche rimaste nei cassetti,
spendendo le ingenti risorse inutilizzate, per i cimiteri, le strade, le scuole, il verde…
I ritardi nell’esecuzione delle opere pubbliche, il degrado offensivo in cui versano i cimiteri, la confusione e l’improvvisazione che caratterizza la gestione del Progetto CASE sono gli stessi problemi, anche aggravati, di qualche mese fa, tuttora irrisolti.
Il rischio reale, o è una vera strategia, è che tutti i più grossi e delicati problemi non affrontati bene e per tempo siano rimandati a Chi verrà, che dovrà ingoiare polpette avvelenate note e meno note!
Ed allora, l’invito è fare, ad amministrare, a dare soluzioni ed a non rinviare tutto a domani!
In particolare, non prendere di petto con una chiara strategia e con le necessarie risorse, la priorità assoluta, il vero bollino rosso, che è il Progetto CASE, è una grave responsabilità del Sindaco e della Giunta che pregiudicherà e condizionerà la futura Amministrazione comunale.
Le personalità che si propongono alla carica di Sindaco, come il vice Sindaco, Nicola Trifuoggi, o
di cui si parla, come Lolli, Pezzopane, Di Benedetto, tutte persone stimate e tutti politici in carica, diano un segnale concreto e non siano complici di un decadimento morale ed amministrativo che non fa bene alla città, che potrebbero essere chiamati a guidare.
Il bene comune viene prima degli interessi personali o politici.
Questa era e questa rimane la posizione dell’Italia dei Valori, che ha sempre anteposto l’efficienza amministrativa alle schermaglie politiche, l’interesse generale a quello partitico.”