Don Gatto: ‘Minacce dai casalesi e pressioni da ditte locali’

“Pretendevano che affidassi i lavori di ricostruzione della chiesa e di altri edifici privati a delle imprese campane” – lo dichiara Don Giovanni Gatto, parroco di Tempera , a IlCapoluogo.it.
Una settimana fa è stato avvicinato da due persone, fuori il garage della sua abitazione. “Mi hanno minacciato e mi hanno fatto pressioni precise: affidare i lavori a delle ditte Partenopee. Da qui, insieme alle forze dell’ordine, dovrò fare un collage per capire il collegamento che c’è con delle ditte locali dalle quali ho ricevuto le stesse pressioni “.
Il parroco montebellunese, già da molti anni all’Aquila, affronta tutto questo per la seconda volta. “Non ho paura. Continuo a fare una vita normale”. Lo incontro dopo la celebrazione della messa. “Non voglio rinunciare alla mia vita quotidiana. Mi hanno consigliato di evitare spostamenti, incontri in pubblico, di fare attenzione”.
Le prime minacce sono arrivate nel 2010: “Io vivevo già nel progetto case. Già allora denunciai tutto immediatamente. Adesso la situazione mi ha allarmato di più dal momento che sono venuto a sapere che questi individui avevano avvicinato anche delle famiglie del posto per ‘aggiudicarsi’ i lavori di ricostruzione. Lo hanno fatto usando il mio nome come garante. Mi hanno usato per avvicinare persone del posto”.
“Credo nella giustizia e mi auguro che non si proceda con l’assegnazione diretta, ma con le gare d’appalto, dobbiamo allontanare queste persone che si avvicinano mascherati da buoni propositi”.
“In questi giorni ho degli incontri con i volontari di Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, in prima linea per la lotta contro la mafia. Da loro ho ricevuto già molti consigli. Ringrazio loro, i Carabinieri e quanti mi stanno vicino in questo momento”.