L’Aquila e i suoi semafori

18 aprile 2016 | 19:49
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L’Aquila e i suoi semafori

Il proliferare di rotatorie nei mesi immediatamente successivi al terremoto del 2009 ha permesso di eliminare numerosi semafori nel capoluogo abruzzese. Eppure qualche impianto a L’Aquila c’è ancora.

All’incrocio tra via Strinella e via Caldora (fuori Porta Bazzano), così come sul vicinissimo piazzale del Terminal di Collemaggio, campeggia ancora un impianto semaforico spento, proprio una ventina di metri sotto ad un tratto di mura ristrutturato e pedonalizzato (Porta Tione).

Il gruppo di azione civica Jemo ‘Nnanzi ha inoltrato un invito all’assessore ai lavori pubblici Maurizio Capri affinché tale impianto venga rimosso. L’associazione non è nuova ad interventi di abbellimento urbano nei pressi delle mura, essendosi fatta carico, lo scorso anno, della rimozione di una tabella per le affissioni e di un lampione che ostruivano la visuale sulla riscoperta Porta di Poggio Santa Maria, in zona stazione.

semaforo terminal

Raggiunto telefonicamente dal nostro giornale, Capri ha confermato il suo interesse in merito: nei prossimi giorni effettuerà un sopralluogo.

“Tempo fa ci informammo anche sull’impianto di via Castello, altezza via Assergi – ci racconta Cesare Ianni, rappresentante del gruppo – ma abbiamo scoperto che non è possibile rimuovere il semaforo: non è attivo ma è potenzialmente utile nel caso in cui i mezzi della Guardia di Finanza, che ha sede proprio nella vicina piazza della Commenda, dovessero uscire velocemente per un’emergenza; in tal caso, il semaforo bloccherebbe momentaneamente la circolazione dei veicoli. Stessa sorte per il semaforo di via Panella angolo via Pescara: lì ci torneranno i Vigili del Fuoco, per cui l’impianto rimarrà per lo stesso motivo”.

Altri esempi di questo tipo sono via Beato Cesidio, dove si trova la caserma dei Carabinieri, e via Paolucci, dove ha sede il comando provinciale della Guardia di Finanza.

Tanti aquilani, poi, ricorderanno il semaforo di via Roma angolo viale Duca degli Abruzzi, per altro divelto dopo il terremoto, che è stato rimosso dall’Asm, sempre su sollecitazione dell’associazione Jemo ‘Nnanzi.

Un altro dispositivo luminoso fuori uso nella periferia del capoluogo è nel quartiere di Santa Barbara, all’incrocio tra via Amiternum e via Piccinini (in prossimità della chiesa di San Bernardino in Piazza D’Armi).

Per la normale viabilità, solo cinque semafori regolano oggi il traffico cittadino: tre lungo via Confalonieri (zona Verdeaqua), uno su viale Aldo Moro (incrocio di Cioni) ed uno a Gignano.