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Il Cardinale Menichelli aprirà la Porta Santa

22 aprile 2016 | 17:02
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Il Cardinale Menichelli aprirà la Porta Santa

Il prossimo 28 agosto, in occasione della Perdonanza Celestiniana 2016, la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio sarà aperta da Sua Eminenza il Signor Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo.

Settanticinque anni, il Cardinale Menichelli è nato a Serripola di San Severino Marche, in provincia di Macerata, il 14 ottobre 1939.

Ordinato sacerdote il 3 luglio 1965, per tre anni è stato vicario della parrocchia di San Giuseppe a San Severino Marche e contemporaneamente ha insegnato religione nelle scuole statali. Nel 1968 è stato chiamato a Roma dov’è rimasto per ventisei anni, lavorando fino al 1991 come officiale presso il Supremo tribunale della Segnatura Apostolica e in seguito presso la Congregazione per le Chiese Orientali come addetto di segreteria. Ha ricoperto anche l’incarico di segretario particolare del cardinale prefetto del dicastero Achille Silvestrini.

Negli anni romani, a partire dal 1970 e fino alla nomina episcopale, ha prestato la sua opera come cooperatore presso la parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, al quartiere Trieste, seguendo soprattutto la pastorale familiare. E’ stato inoltre assistente spirituale nella clinica Villa Mafalda per più di vent’anni e ha anche collaborato con il consultorio familiare della facoltà di medicina al Policlinico Gemelli, dove per alcuni anni ha insegnato etica professionale nella scuola per infermieri. Ha infine preso parte attiva al Sinodo della diocesi di Roma, conclusosi nel 1993 dopo un cammino settennale.

Il 10 giugno 1994 Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo di Chieti-Vasto, successore di Antonio Valentini, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il successivo 9 luglio ha ricevuto l’ordinazione episcopale a Roma, dal cardinale Silvestrini. Ha scelto come motto: Sub lumine Matris. Durante il suo ministero abruzzese ha lavorato soprattutto per rilanciare la vita pastorale, senza tralasciare un attenzione particolare per la riforma dell’organizzazione economico-amministrativa dell’arcidiocesi.

Dieci anni dopo, l’8 gennaio 2004, è stato trasferito alla sede metropolitana di Ancona-Osimo, successore di Franco Festorazzi. Ha fatto ingresso il successivo 7 marzo, portando anche nel capoluogo marchigiano il suo stile semplice e diretto.

L’11 settembre 2011 ha accolto Benedetto XVI in visita pastorale ad Ancona, dove nel cantiere navale ha presieduto la messa conclusiva del XXV Congresso eucaristico italiano. Per espressa volontà dell’arcivescovo, la grande assise nazionale è stata connotata da una triplice scelta tematica – racchiusa in tre «c»: celebrazioni, carità e cultura – e da alcuni particolari incontri con il Papa: uno riservato agli sposi e ai sacerdoti insieme, per recuperare un’identità vocazionale e riscoprire il comune impegno educativo; e un altro con i fidanzati, per manifestare loro la vicinanza della Chiesa. Ma la visita viene ricordata anche per un altro significativo momento: il pranzo condiviso dal Pontefice con una rappresentanza di operai in cassa integrazione e alcuni poveri assistiti dalla Caritas.

Vice presidente della Conferenza dei vescovi marchigiani, nella Conferenza episcopale italiana è membro della commissione per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. È inoltre assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci). Un riconoscimento alla sua speciale attenzione pastorale alla famiglia è venuto dalla nomina pontificia a membro della terza assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia (ottobre 2014), di cui è stato relatore del circolo minore italiano “A”.