Aquilani e romeni: ecco chi lavora nei cantieri della ricostruzione

28 aprile 2016 | 17:00
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Aquilani e romeni: ecco chi lavora nei cantieri della ricostruzione

Sono italiani, provenienti perlopiù o dall’Aquila o dal vicino Lazio: fra gli stranieri, sono per la maggior parte romeni. E’ questo l’identikit che si può stilare a seguito del report del flusso di manodopera stilato a fine marzo dall’Assessorato alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila.

‘Al 31 marzo 2016 i badge emessi sono 1333, dei quali 1006 sono lavoratori italiani (75,47%) e 327 sono quelli stranieri (24,53%)’ – dice l’assessore al ramo Pietro Di Stefano.

report operai ricostruzione, stranieri e italiani
report operai ricostruzione, stranieri e italiani

Un dato incoraggiante, visto che nel report del 1 febbraio 2016 erano solo 54 le ditte che avevano fatto richiesta del tesserino identificativo geolocalizzabile per i loro addetti, per un totale di 420 badge rilasciati: si è registrato un positivo e corposo incremento delle richieste.

‘Questi dati, insieme ad altri, quali ditta di appartenenza e cantieri attivi, ci permettono di monitorare i flussi di manodopera impiegata nel Comune dell’Aquila e sono riferiti sia alle ditte principali che a quelle subappaltatrici, oltre che ai fornitori di cantiere. Questa attività di screening, unico esempio in Italia in queste proporzioni – conclude l’assessore – è tesa a mantenere alto il livello di sicurezza nei cantieri, a prevenire e sconfiggere il lavoro nero e lo sfruttamento che ne deriva e a far sì che L’Aquila si attesti a livello nazionale come esempio di ricostruzione virtuosa. Ricordo che i dati in nostro possesso sono inviati regolarmente in Prefettura.

Invito pertanto tutte le ditte operanti nel nostro territorio a dotarsi dei badge per i propri addetti perché questa attività segni una nota di progresso e civiltà nella nostra ricostruzione.’ conclude Di Stefano