Pet Therapy, a L’Aquila una tesi sulle dottoresse a 4 zampe

di Eleonora Falci
Vi ricorderete la storia di Ambra, la cagnolina che per prima varcò le porte del San Salvatore per i progetti di Pet Therapy organizzati grazie alla determinazione di Giusy Branella, presidente dell’Associazione Unica Beach.
I cani sono tornati altre tre volte al San Salvatore, visitando il reparto di Pediatria: la sinergia tra L’Aquila e la Pet Therapy non è terminata ma si è arricchita di un ulteriore tassello.
Una studentessa dell’Università dell’Aquila, Francesca Giuliani, laureanda in Fisioterapia, ha deciso infatti con la sua tesi di laurea di dimostrare i benefici che gli animali possono apportare anche nel campo della riabilitazione. Non riuscendo a trovare nessun centro disponibile per effettuare tale studio, ancora in embrione (questa co-terapia viene usata solo nel centro dell’unità spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano), è stato lo stesso Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci, già impegnato nella promozione delle attività di Pet Therapy, a chiedere la disponibilità degli operatori che erano stati in pediatria del San Salvatore, e quella di una struttura che seguisse la studentessa. La Piccola Opera Charitas , che ha un centro Riabilitativo d’eccellenza nella provincia di Teramo, convenzionata con l’Università dell’Aquila, ha dato il nulla osta per lo studio della tesi.
Un insieme di forze, dunque, sta rendendo possibile lo studio di questa giovane fisioterapista, grazie a Giusy Branella, che segue lo studio come medico veterinario responsabile dello stato sanitario dei cani, della loro idoneità e la sicurezza, e all’azienda Novafoods che col marchio Trainer ha sponsorizzato, fra gli altri, nel dicembre 2015 il corso propedeutico per Interventi Assistiti con Animali (IAA) proprio presso l’università degli studi de L’Aquila.



Il progetto è dunque iniziato pochi giorni fa presso la struttura di Giulianova, con due pazienti affetti da problemi neuropsicomotori che verranno seguiti per sei mesi, valutando i progressi e studiando in parallelo il paragone con le fisioterapie in assenza dei cani.
Il primo impatto, testimoniato da queste fotografie, è stato emozionante. I degenti hanno chiesto da subito quando sarebbero tornate le cagnoline, Ambra e Jinny, e hanno svolto gli esercizi in modo più intenso perchè più motivati dai giochi fatti con i cani.