Soccorso Alpino a pagamento, Gustav Thoeni: ‘Legge necessaria’

di Francesca Marchi
“E’ un momento storico per la montagna abruzzese”, questo il commento corale dopo la presentazione della proposta di legge sul soccorso in quota a pagamento che porta la firma dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci e Luciano Monticelli. La legge, con molta probabilità, sarà tale entro l’estate. Dopo Veneto, Trentino e Valle d’Aosta e Lombardia tocca all’Abruzzo. Si discute da tempo se far pagare un servizio che costa alla collettività migliaia di euro e non sempre viene utilizzato in maniera opportuna. Ad accendere i riflettori sull’iniziativa, presentata a Fonte Cerreto nell’hotel Cristallo, un testimonial d’eccezione: il campionissimo Gustav Thoeni che sta trascorrendo questi giorni in Abruzzo insieme alla moglie Ingrid per sottolineare l’importanza e l’innovazione del progetto di legge. “Vi porto il saluto dalla mia montagna. Questa è una zona molto bella, si potrebbero fare grandi cose che agli imprenditori locali potrebbero fruttare economicamente” – questo il primo commento del quattro volte campione del Mondo. Sulla proposta di legge ha detto: “In alcune regioni del nord questa legge esiste già, per chi vive la montagna è necessaria. Ci sono assicurazioni che si possono fare per coprire le spese ed è giusto che sia previsto il pagamento in caso di mancata necessità dell’intervento: non è possibile mettere a repentaglio la vita dei soccorritori e anche la propria per imprudenze e leggerezze!”.
Tante foto, strette di mano, la giacca della scuola di Sci di Assergi ricevuta in dono dal direttore Luigi Faccia e subito indossata, poche battute che rimarcano la sua riservatezza, non a caso viene spesso definito come il “Re silenzioso della valanga azzurra”. Ma Thoeni ha messo da parte il suo essere schivo per questo evento, non ha saputo dire di no all’amico Paolo De Luca, Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna di Pietracamela, che è anche fra i consulenti che la Regione ha interpellato per la redazione di questo progetto di legge, grazie a lui il campione di Trafoi è in Abruzzo. Pierpaolo Pietrucci ha illustrato i punti principali del progetto di legge che istituisce in Abruzzo una Rete Escursionistica Alpina Speleologica e Torrentistica (REASTA). “Questa è una svolta per la nostra montagna che va vissuta 365 giorni l’anno. La proposta di legge cristallizza e sancisce l’importanza che stiamo dando alle aree interne. C’è un investimento di 350mila euro per la creazione di un archivio di sentieri, percorsi, vie ferrate e di arrampicata, tratturi, itinerari free ride, piste ciclabili e di mountain bike e altri che consentono attività escursionistiche, alpinistiche, speleologiche e torrentistiche. E’ prevista la manutenzione dei sentieri e dei percorsi, oltre che le attività di formazione e informazione che saranno condotte attraverso strutture come le scuole, le scuole di sci, gli operatori turistici”.
La proposta di legge contiene anche una misura che attiva una compartecipazione alle spese del soccorso in caso di imperizia degli utenti. “E’ importante educare le persone alla montagna – ha detto Monticelli – è riduttivo dire solamente che gli elicotteri si alzano per recuperare chi va in montagna in ciabatte, questa proposta prevede molto di più”.Luigi Faccia, maestro di sci e vicepresidente del Collegio regionale, ha ribadito: “La regione è stata molto sensibile e ci ha ascoltati. E’ una proposta di legge che si allarga anche alla regolamentazione dei fuori pista, quindi va a completare anche lo sci alpino”. La proposta di legge è frutto di un lavoro di squadra e di diversi tavoli tecnici a cui hanno preso parte tutti gli operatori della montagna: Guide alpine, il 118, rappresentanti Cai, Maestri di sci, Squadre di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Forestale e della Polizia.
Cosa prevede la proposta di legge? La Reasta (Rete Escursionistica alpinistica speleologica teorrentistica Abruzzo) consta di 15 articoli. Il documento è finalizzato alla disciplina, alla promozione e tutela del turismo montano, in relazione alle funzioni ed ai valori sociali, culturali, ambientali, didattici e di tutela del territorio, per uno sviluppo sostenibile ed economico dell’Abruzzo, con la manutenzione, il recupero, la conoscenza, la salvaguardia del territorio, delle specificità locali naturali e culturali. Questi obiettivi si pongono, tra gli altri, come risorsa allo spopolamento di alcune aree della regione con la manutenzione, il recupero, il censimento, attraverso la valorizzazione, dei sentieri e dei percorsi degli itinerari escursionistici, delle Vie ferrate, delle vie alpinistiche, delle vie di arrampicata sportiva, dei tratturi, delle ippovie, delle piste mountain biking, delle grotte e dei torrenti, che ne favoriscano una corretta e consapevole fruizione. In pratica, si tratta della promozione del turismo montano attraverso il corretto esercizio di ogni attività escursionistica, alpinistica, speleologica e torrentistica regolata dalla presente proposta di legge.Insomma, è indispensabile responsabilizzare i fruitori delle aree interne dopo aver dato loro gli strumenti necessari per la loro fruizione quali informazione, formazione e nel caso di imperizie, il pagamento delle prestazioni di soccorso. Gli interventi di soccorso ed elisoccorso di carattere sanitario, comprensivi di recupero e trasporto, devono considerarsi, dice la Reasta, come prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale se effettuati nei limiti di quanto disposto dall’art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992. Le centrali operative dei SUEM 118 verificano e certificano la sussistenza o meno del carattere sanitario degli interventi. Gli interventi di soccorso ed elisoccorso di carattere non sanitario, comprensivi di recupero e trasporto, qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso, sono soggetti a una compartecipazione alla spesa a carico dell’utente trasportato, se richiesto da quest’ultimo o riconducibile ad esso. La compartecipazione è aggravata qualora si ravvisi un comportamento imprudente. La classificazione degli interventi di soccorso e recupero in ambiente montano, impervio o ostile ed ipogeo a titolo di soccorso sanitario o non sanitario, urgente o non urgente, è attribuita dalla Sala Operativa 3 Regionale Emergenza Urgenza 118, che effettua l’intervento in coordinamento con l’equipe di soccorso sanitario e il Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico dell’Abruzzo.