Come prepararsi a diventare mamma

di Roberta Bernardi
Nella famiglia d’oggi, composta solo dalla coppia di coniugi, la donna incinta si ritrova da sola ad affrontare un’esperienza del tutto nuova che la trova impreparata. Per questi motivi è necessario creare occasioni e luoghi d’incontro in cui donne che si avviano a vivere la straordinaria esperienza del parto possano ritrovarsi insieme e mettere a confronto il proprio vissuto: condividere le proprie paure con qualcuno aiuta a non sentirsi sole.
Avere la possibilità di esprimere liberamente apprensioni e aspettative consente di sviluppare maggiore fiducia in se stesse e di ridurre notevolmente lo stress.
É buona abitudine prendersi cura di sé, sia da un punto di vista fisico che mentale, in tutte le fasi della vita, ma quando si aspetta un bambino dedicare tempo e attenzione a noi stesse aiuta il nostro corpo a prepararsi al meglio per il grande evento.
Partecipare ad un corso di accompagnamento alla nascita e ad un corso post parto significa prendersi cura del proprio benessere psicofisico (e di quello del proprio bambino) nel momento più unico e straordinario della nostra vita.
L’obiettivo dei corsi preparto non è tanto quello di “insegnare” alla futura mamma come diventare tale, quanto piuttosto quello di aiutarla a riscoprire e valorizzare questa parte intima e potente racchiusa dentro di sé.
Esistono attualmente diversi tipi di corso di accompagnamento al parto e, in genere, iniziano al quarto o al sesto mese di gravidanza, difficilmente si trovano corsi a partire dal primo trimestre. La scelta del corso al quale partecipare dipende naturalmente da un’attenta analisi e valutazione dell’organizzatore, della sua esperienza e competenza,oltre naturalmente da ciò che vogliamo noi ricevere da un’esperienza del genere.
Difficilmente si trovano gruppi di condivisione, guidati da un esperto, che permettono alle future mamme di scambiarsi dubbi, pareri, progetti e paure. È importante avere uno spazio di confronto e sostegno, un percorso per lavorare sulla padronanza del ruolo materno e sulla capacità di saper cogliere i segnali del bambino per mamme alla prima…ma anche alla seconda o terza esperienza!
I cambiamenti durante la gravidanza e dopo il parto coinvolgono anche molti aspetti della sfera corporea, emotiva e relazionale ed ognuna di queste merita un’accoglienza ed un supporto specifico.
Molto spesso purtroppo i corsi di accompagnamento alla maternità non continuano dopo la gravidanza. Appena nato il piccolo un fiume di auguri, parole, regali e fiori riempiono quella stanza di ospedale dove mamma e papa’ compiono i primi passi da genitori. Poi, tornati a casa, amici e parenti vengono a dare il benvenuto al pupo, a prenderlo in braccio, a inondare di consigli e racconti i neo genitori.
Passa qualche giorno e la vita per tutti continua come sempre, per mamma e papà invece ne comincia una completamente nuova. E si ritrovano lì da soli con una miniatura e senza sapere da che parte cominciare. Il corso davvero necessario dovrebbe esserci ora, in questo momento cruciale per loro che debuttano nel ruolo da genitore e i dubbi superano le certezze. Ma una nascita è data cosi per scontata che poi, una volta usciti dall’ospedale, i neogenitori sono soli e nessun corso li prepara a quello che dovranno affrontare dopo, quando invece ce ne sarebbe davvero bisogno.
di Roberta Bernardi per Psicologiamo.
35 anni, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta, Roberta ha recentemente dato alla luce Azzurra ed Aurora. Attualmente impegnata in PhD presso l’Università degli Studi di L’Aquila, è specialista in psicopatologia infantile e adolescenziale con annesse problematiche familiari. BLOG: PSICOLOGIAMO