Emiciclo antisismico: pronti per magnitudo 6.9

Il cantiere del Palazzo dell’Emiciclo apre per la seconda volta le porte ai giornalisti per la verifica dello stato dell’arte. La sede aquilana del Consiglio Regionale , oltre a veder ristrutturati vecchi spazi accanto al recupero ex novo di ambienti funzionali per esposizioni e assemblee, sembrerebbe un vero e proprio bunker progettato a prova di future forti scosse, come il nostro territorio ad elevato rischio sismico richiede. “Nei dati che vediamo elencati sui pannelli esposti, è stato fatto un confronto tra la situazione prima e quella post intervento : a seguito dei lavori, il livello di sicurezza raggiunto si attesta al 100%, contro un indice del 30% relativo alla struttura ante-sisma “, dichiara alla nostra redazione l’Ing. Riccardo Vetturini, progettista e strutturista. “E’ stato raggiunto il livello di sicurezza dell’adeguamento sismico per un edificio di valenza monumentale – continua – senza interventi particolarmente invasivi, attraverso la strategia dell’isolamento sismico alla base : sarà così abbattuta drasticamente la trasmissione delle accelerazioni del terreno e le persone all’interno della struttura avranno una bassa percezione del sisma.”

Dunque duplice obiettivo centrato, secondo il tecnico : salvaguardare il valore storico-architettonico del palazzo – sorto su un nucleo conventuale seicentesco dedicato a San Michele Arcangelo e soggetto a successive modifiche, per lo più in stile neoclassico – e rendere la sede istituzionale compatibile con gli standard di un edifico strategico a tutti gli effetti.
“Prendendo in riferimento l’evento del 6 Aprile 2009, possiamo affermare che questo fabbricato ora non solo ha la possibilità di non danneggiarsi, ma di proteggere anche il contenuto . Sarà garantita piena funzionalità anche dopo l’evento sismico e l’attività al suo interno potrà proseguire, dato che una sede istituzionale deve mantenere la propria efficienza soprattutto nei momenti critici e di emergenza” – spiega Vetturini.
Se facciamo un passo indietro, ricordiamo tutti come in questa città diversi fabbricati, all’interno dei quali venivano svolte attività amministrative e istituzionali, siano stati danneggiati e delocalizzati in attesa di ricostruzione. Il nostro tipo di intervento scongiura il verificarsi di questi problemi : non solo saranno preservate le vite umane ma sarà mantenuta la piena funzionalità, nel caso di un’azione sismica compatibile con una magnitudo 6.9 Richter , valore atteso per questa zona”.
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