L’Emiciclo si apre alla città

31 maggio 2016 | 16:46
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L’Emiciclo si apre alla città

L’Emiciclo sarà il primo edificio pubblico a essere restituito alla città dopo i lavori di ricostruzione. “Tutto procede nei tempi previsti” – spiega il presidente dell’assemblea legislativa Peppe Di Pangrazio. “Non chiederemo di anticipare i tempi di consegna perché la fretta non fa mai bene, ma tra un anno i lavori saranno conclusi”. Il cantiere  è a un quinto del suo percorso di ricostruzione con 7.250 ore lavorate dalla partenza nel gennaio scorso. Nella primavera del 2017 la sede riqualificata del Consiglio regionale costituirà un grande spazio a disposizione dei cittadini.

Oggi, a 100 giorni dalla prima visita della stampa, l’avanzamento dei lavori è stato illustrato tra operai e mezzi in piena attività dal direttore Paolo Costanzi, dai responsabili della ditta appaltatrice e i progettisti, Riccardo Vetturini, Lucio Zazzara e Giacomo Di Marco. L’edificio continuerà ad ospitare il Consiglio Regionale, ma sarà anche spazio per grandi manifestazioni.

Ecco come rinascerà l’Emiciclo:

L’ex sala Michetti è stata pensata come un giardino di inverno con l’accesso fino alle torri degli uffici. Questa trasformazione già è abbastanza visibile insieme alla posa degli isolatori sismici. Lo spazio aperto è distribuito su due livelli: la sala attuale e una sala ipogea sotterranea. La nuova sala disporrà di una superficie di 590 metri quadri e consentirà varie configurazioni, passando da quella ad aula assembleare a quella a sala per convegni e studi.

Il recupero di ampi spazi offre la possibilità di riorganizzare  il patrimonio librario del Consiglio Regionale. Un tesoro di  oltre 7 mila volumi,  recuperato e archiviato grazie all’impegno di Rita Centofanti. Poi seguiràilrecupero del chiostro come spazio da dedicare a una biblioteca aperta a tutti.

Particolare interesse ha riscosso il nuovo spazio emerso dopo l’eliminazione della scala in cemento armato situata all’ingresso dell’Emiciclo. La visuale della navata centrale è cambiata e darà spazio a un collegamento nuovo. L’intervento è molto articolato ed è necessario per mettere in sicurezza la struttura.

L’Ex Gil Maschile, come annunciato a gennaio, ospiterà nell’85% del suo spazio ilGran Sasso Science Institute che ha bisogno di un’area più ampia rispetto a quella attuale in viale Francesco Crispi.

Il progetto prevede di recuperare il disegno originale dell’Emiciclo: un grande spazio di piazza che comprenderà anche il centro della Villa Comunale così come si presentava nei primi anni del  900. L’idea è creare un punto di riferimento per la città.

L’intervento di ristrutturazione e riqualificazione interessa una superficie di circa 6000 metri quadri per un importo di aggiudicazione dei lavori pari a 8.833.164,85. I lavori sono stati affidati al Raggruppamento Temporaneo di Impresa composto dalla Rosa Edilizia srl, dalla Ricci Guido srl e dallaElettroidraulica Silvi snc.

Pierpaolo Pietrucci: “Ricostruzione patrimonio pubblico strategica, da Tavolo in Regione possibili risparmi”La visita di stamattina al cantiere dell’Emiciclo ha messo in evidenza il grande pregio delle soluzioni adottate, le migliorie in preparazione, l’apertura della prestigiosa sede a un maggior contatto con il centro e la città. Ringrazio personalmente i progettisti e le imprese che stanno operando con solerzia e il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. E’ un altro tassello del patrimonio immobiliare pubblico di cui presto si gioverà L’Aquila, una notizia eccellente, che giunge assieme ad altre che riguardano altre opere e altre strutture del cuore del capoluogo. La ricostruzione del patrimonio immobiliare pubblico va considerata in senso strategico, al pari di quella privata. Da circa un anno, e per la prima volta nella storia della Regione Abruzzo, ho avviato un tavolo di ricognizione e confronto con tutte le pubbliche amministrazioni presenti sul territorio proprio nella sede del Consiglio regionale. Un lavoro che sta dando frutti interessanti, che sto conducendo assieme al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, in sinergia con il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e con il supporto del dirigente Paolo Costanzi. Cosa è emerso sinora? Che esiste, più di quanto possiamo immaginare, un enorme patrimonio immobiliare pubblico che L’Aquila può mettere a disposizione e valorizzare. Si può ottenere un grande risparmio di spesa dal fare sistema e dallo scambio di informazioni, a cominciare dalla localizzazione delle strutture, riducendo significativamente le risorse utilizzate per i fitti passivi per le sedi delle amministrazioni,  sia dello Stato che della Regione. Non occorre acquistare o affittare nuove sedi e strutture, il capoluogo, con un lavoro di squadra, può riuscire a fare fronte alle esigenze.

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