Un altro no

Variante Sud, ANAS incassa il no dal Comune

“ Netta contrarietà a tutte le ipotesi di variante sinora proposte dall’ANAS “. Lo ha deliberato oggi all’unanimità il Consiglio Comunale di L’Aquila. Che venga informato il Sindaco Massimo Cialente – chiedono i Consiglieri – , uscito a dibattito ancora in corso per un appuntamento con il Presidente Luciano D’Alfonso . “ Dobbiamo discutere con D’Alfonso proprio riguardo la variante sud e la posizione del Consiglio Comunale. La mia visione personale – dichiara Cialente – è che una variante debba svolgere la funzione di deviare il traffico fuori dal contesto urbano, mentre la strada statale dovrebbe diventare una tranquilla strada urbana a scorrimento lento. Forse alcuni errori sono stati fatti in passato nelle fasi di concertazione, perché sono stati ascoltati soltanto i rappresentanti di due associazioni locali, ma più si andrà avanti più usciranno interessi diversi e frammentari. Inoltre, quest’opera impatta anche altri territori, per cui chiedo ai Comuni confinanti di far sapere la propria opinione. Dobbiamo innanzitutto capire se vogliamo realizzare la variante oppure no. Alla maggioranza oggi chiedo di votare quest’opera strategica affinché si faccia.” Ma a leggere la mozione approvata con il pieno consenso anche dell’opposizione , non sembrerebbe andata proprio secondo le direttive del Sindaco.

variante sud

E quale parere avrà riferito il Sindaco Cialente al Presidente D’Alfonso, dato che la posizione del Consiglio Comunale era ancora in fase di discussione, nel momento in cui ha abbandonato l’assise consiliare ? Sono stati in molti a chiederselo, in verità. Tuttavia, stando all’analisi esposta da Cialente sul significato di “variante”, nessuno dei presenti sembrerebbe daccordo nel realizzare il lotto C, strada extraurbana a velocità di percorrenza limitata a 90 km orari.  Ad eccezione di alcune rimostranze a favore degli indirizzi regionali, presentate dal Consigliere Pierluigi Properzi , già consulente per gli enti territoriali nella definizione di infrastrutture e nella progettazione urbanistica. Si converge invece sulla messa in sicurezza della statale 17 e sull’adeguamento stradale, anche tramite complanari, che preveda inoltre “politiche meno tolleranti da parte di questa stessa amministrazione – incalza Guido Quintino Liris ( FI) – nel concedere alle attività commerciali l’apertura proprio di quegli accessi sulla statale che rallentano il flusso del traffico, quando sappiamo che per quelle stesse attività sono previsti ingressi dall’interno del nucleo industriale”. L’ANAS incassa dunque il terzo no per una presunta “alta velocità”, che va a sommarsi a due delibere già approvate dai due Comuni confinanti, sollecitati oggi dal Sindaco a farsi sentire: le amministrazioni di Fossa e Barisciano si sono infatti già espresse nei mesi scorsi, contro i tracciati proposti finora dalla società. Ma cosa si è deciso in pratica  oggi ?   Al Sindaco e alla Giunta viene richiesto di collaborare con la Regione Abruzzo in un processo di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, utilizzando metodi di partecipazione che rispondano alle esistenti linee guida internazionali e avvalendosi di competenze esterne, esenti da conflitti di interesse relativi alla progettazione e alla realizzazione dell’opera.

variante sud

Tutto questo, deve essere fatto entro tempistiche certe e a breve termine – sottolinea il consigliere Vincenzo Vittorini ( Appello per L’Aquila che Vogliamo) – in modo che non si diano all’ A.N.A.S. pretesti per tornare sui tracciati più impattanti e che non si perda questo finanziamento. Si apre adesso una fase di informazione, consultazione e co-progettazione, parallela all’inchiesta pubblica del Comitato VIA regionale, che prevede una valutazione di impatto sociale e analisi complementari più estese rispetto a quelle ambientali già al vaglio del VIA. Secondo il presidente della Commissione Ambiente, Enrico Perilli ( Rifondazione Comunista), a scontrarsi sarebbero due visioni del mondo: “ Dobbiamo decidere se i nostri territori montani debbano trasformarsi in periferie delle grandi metropoli oppure creare opportunità, servizi e qualità di vita accettabili nelle zone da sviluppare. All’ANAS non interessa nulla della qualità del servizio, deve fare strade, trarre profitto e accontentare i progettisti, per cui è ovvio che preferisca incassare 50 milioni di euro per la variante sud invece dei 27 milioni necessari per l’adeguamento della statale 17.  Con la stessa logica si è scelto di stanziare  15 milioni di euro per un casello autostradale e non investire quei soldi in politiche per il territorio interessato.”

variante

“ Non voglio parlare di questioni ambientali che sono state già abbondantemente sviscerate – interviene Ettore Di Cesare ( Appello per L’Aquila che Vogliamo) – .Il Sindaco ha detto che quest’opera serve per lo sviluppo del territorio. Ma non si può parlare di sviluppo con le logiche degli anni 60 sposate da Renzi nel Masterplan per il Sud. Oggi i dati ci dicono che lo sviluppo non passa più attraverso infrastrutture materiali , ma digitali ; la visione sostenibile prevede investimenti su servizi e risorse umane e locali, i saperi hanno preso il posto delle ‘manifatture’. E’ necessario stabilire e seguire differenti priorità di indirizzo rispetto alle attuali politiche pubbliche in Italia”. “ Dobbiamo fare attenzione a ciò che ha detto il Sindaco Cialente prima di lasciare l’aula : per il Sindaco, il raddoppio della statale non è una variante, quindi la decisione è tra la realizzazione della variante e l’adeguamento della statale – spiega Liris – .E’ evidente che ciò che sta facendo D’Alfonso non è a vantaggio della città di L’Aquila, ma è finalizzato ad avvicinare alla città di Pescara tutto ciò che avvicinabile, anche le nostre risorse. Sappiamo che il nuovo capo dipartimento ANAS sarà valutato in base alla quantità dei cantieri che riuscirà ad avviare, ma questo non deve essere un nostro problema. Ci troviamo di nuovo davanti a una maggioranza titubante, a giorni alterni,  che non sa darci una posizione netta su cui confrontarci e fare eventualmente il nostro ruolo di opposizione”.

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Alla posizione adottata dal Consiglio Comunale arriva il plauso di associazioni e gruppi civici coinvolti nel processo di elaborazione dell’indirizzo alternativo :

Italia Nostra Sez. L’Aquila, Salviamo la Piana, Comito civico Barisciano e frazioni,

Archeoclub L’Aquila, Panta Rei, Centro di educazione ambientale Torre del Cornone -ILEX-, Appennino Ecosistema, Comitato No Biomasse, Terra dei Figli (Monticchio),La Fiaccola –Vincenzo Masci (Monticchio); Comitato Salviamo Marinaro di Fossa, Tracturo3000,gruppo civico Un’Altra Regione.

“Un cambio epocale di marcia” per la città – dichiarano i comitati –  “nel superamento di vecchie logiche dell’emergenza impositive e contrarie a ogni normativa comunitaria Questo genere di opere infrastrutturali così importanti richiede un reale coinvolgimento delle comunità locali attraverso un’attenta valutazione di impatto sociale e ambientale, supportata da una valutazione ambientale strategica che sappia analizzare l’opera calandola nel contesto specifico dei territori coinvolti. Solo attraverso una pianificazione integrata e negoziata si risponde ai fabbisogni delle popolazioni locali, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e dei siti di interesse archeologico e storico-culturale.” I comitati invitano pertanto il Sindaco Massimo Cialente “a rispettare la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio Comunale dell’Aquila, perché questa sia correttamente rappresentata nei prossimi tavoli tecnici con il CIPE, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione e l’ANAS. Più nel dettaglio chiediamo che il processo partecipativo sia di fatto regolamentato – come indicato dai protocolli internazionali e prescritto dalle normative vigenti (vedi giudizio del Comitato VIA regionale del 7 Giugno 2016)- e guidato da attenta valutazione ambientale e sociale, aspetto sottolineato anche dal Consigliere di maggioranza Enrico Perilli , durante il dibattito odierno”.

 

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