E’ morto Gianlorenzo Conti, presidente dell’Ordine degli Architetti

Si è spento all’ospedale San Salvatore, dopo una lunga malattia, il presidente dell’Ordine degli Architetti, Gianlorenzo Conti.
Aveva 63 anni e da tempo combatteva contro una malattia. “Questa notte abbiamo perso una persona speciale: il nostro presidente. Gianlorenzo è stato un riferimento ed un amico – scrive l’ordine in una nota – Nei momenti difficili ha saputo sempre procedere con chiarezza e rettitudine di intenti così come nei momenti di euforia ha saputo rimanere saldo nei principi. Sarà sempre la nostra guida”.
Gianlorenzo Conti è nato a Volturino (FG) il 23 maggio 1953 ma era residente fin da giovanissimo all’Aquila dove si è diplomato all’Istituto Tecnico per Geometri “O. Colacchi” nel 1972 per poi laurearsi in architettura all’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Pescara nel 1977. Si è abilitato al Politecnico di Milano nel 1978 ed iscritto all’Albo degli Architetti P.P. e C. della Provincia dell’Aquila nel 1980.
La sua attività è stata densa e l’impegno sulla Ricostruzione dell’Aquila molto intenso, stante anche la competenza specifica sul restauro e sul recupero.
Sotto la Sua Presidenza la realizzazione della più grande e importante sede che gli Architetti abbiano mai avuto: l’opera era il perno di una pianificazione dell’attività dell’Ordine destinata ad essere un Laboratorio del pensiero libero e competente sulle ultime tecniche di ricostruzione dell’Aquila post sisma.
“Un uomo dotato di forte personalità, a volte da prendere con le molle, e di grande lealtà” dice Pietro di Stefano, assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila.
“Da Presidente dell’Ordine degli Architetti, aveva interpretato la ricostruzione dell’Aquila e del territorio come un dovere deontologico, ma soprattutto come un dovere di uomo nell’affrontare i tanti problemi del post sisma. Di lui abbiamo apprezzato quella schiettezza ed energia che è stata essenziale per mettere a punto i processi della ricostruzione nel corso di incontri spesso serrati, a volte tesi, ma dai quali – grazie anche a lui – si è usciti sempre con un risultato positivo.
Devo anche a lui l’aver condotto il concorso internazionale su Piazza d’Armi insieme all’Ordine Nazionale e Provinciale degli Architetti.
Proprio per questi motivi, non ci mancherà solo il professionista, ma anche l’uomo e l’Aquilano. E a me anche l’amico.” dice, commosso, Di Stefano.